Analisi Tecnica – Intesa Sanpaolo, nuovo impulso rialzista sopra 2,90 euro

Dal 4 luglio le quotazioni della banca guidata da Carlo Messina stanno effettuando uno stretto movimento laterale al di sotto di 2,898 euro, cioè del massimo del 2017 raggiunto per ben due volte nelle sedute dello scorso 8 e 9 maggio. Movimento di brevissimo periodo che s’inquadra all’interno di un canale rialzista di lungo periodo.

Una chiusura di seduta al di sopra di 2,90 euro, preferibilmente accompagnata da un adeguato incremento dei volumi, rappresenterebbe per i titoli di Intesa Sanpaolo un forte segnale rialzista che consentirebbe la ripresa del trend ascendente di lungo periodo avviato sul minimo del 27 giugno 2016 a quota 1,522 euro. In questo scenario, la successiva resistenza è individuabile a 2,964 euro, con obiettivi di breve/medio termine posizionati, il primo a 3,016 euro, e il secondo a 3,087 euro, con quest’ultimo livello raggiunto nel dicembre del 2015.

L’eventuale mancato superamento della sopracitata resistenza posta a 2,898 euro, al contrario, potrebbe favorire l’aumento della pressione dei venditori sui corsi della banca milanese con possibile nuovo test del supporto posizionato a 2,802 euro. La rottura al ribasso di questo livello potrebbe così favorire una discesa dei titoli Intesa Sanpaolo verso il successivo supporto statico a 2,722 euro, al di sotto del quale i target ribassisti sono individuabili a 2,638 euro e a quota 2,566 euro.

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 3 analisti fondamentali, è superiore alle quotazioni attuali e pari a 2,97 euro. Intesa Sanpaolo presenterà i risultati del 2° trimestre del 2017 il prossimo 1° agosto.

Quotazione di riferimento 2,864 euro

+1,2% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 2,898 euro;

+3,5% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 2,964 euro;

+5,3% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 3,016 euro;

+7,8% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 3,087 euro.

 

-2,2% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 2,802 euro;

-5,0% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 2,722 euro;

-7,9% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 2,638 euro;

-10,4% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 2,566 euro.