Alla luce dell’introduzione della Mifid2, prevista all’inizio del 2018, il management di Banca Generali ha reso nota le linee guida della strategia al 2021, strategia sarà presentata nel corso del Mifid day fissato per oggi.
Il primo obiettivo sarà il rafforzamento della posizione competitiva con maggior focus sulla clientela private, le cui masse dovranno arrivare a costituire il 60% del totale. Il tutto puntando sulla consulenza dedicata alla protezione del patrimonio, al controllo del rischio e alla diversificazione di prodotto in relazione alla direttiva Mifid2. A questo proposito la banca triestina ha introdotto, a fianco della consulenza finanziaria, un innovativo servizio di advisory in grado di offrire servizi distintivi con innovativi meccanismi di pricing.
Il secondo obiettivo riguarderà la digitalizzazione, che si arricchirà di una nuova gamma di strumenti, a partire dalla piattaforma di advisory BGPA messa a disposizione della propria rete di professionisti per assistere in modo integrato e distintivo la propria clientela in relazione all’intero patrimonio finanziario e non.
Infine, la terza linea distintiva sarà la sostenibilità dello sviluppo, con la banca che punta a raggiungere i 70 miliardi di asset under management a fine 2021. All’interno delle masse, l’incidenza dei prodotti riferiti ai contenitori finanziari e alla nuova sicav dovrà superare il 30% del totale amministrato, raddoppiando dagli oltre 10 miliardi attuali. Ciò consentirà alle commissioni di gestione di salire in maniera esponenziale. La sostenibilità dei risultati, inoltre, sarà supportata dall’attenzione al contenimento dei costi operativi e a un’ulteriore riduzione dei costi legati allo sviluppo del business.
Proprio sul fronte della raccolta, per il 2017 Banca Generali ha rivisto al rialzo le proprie stime di crescita, evidenziandone un ammontare intorno ai 5-5,5 miliardi dai precedenti 4-4,5 miliardi, dopo che nel primo semestre sono già stati raggiunti i 3,8 miliardi, un livello al di sopra delle aspettative. Le masse gestite e amministrate a fine giugno, secondo le stime, dovrebbero attestarsi a 52 miliardi (+9,5% da inizio anno).