Il Ftse Mib inizia l’ottava con un progresso dello 0,8%, consolidando i guadagni della settimana precedente e sostenuto dagli acquisti sulle utilities nonché dal momento positivo che sta vivendo il comparto bancario.
Quest’ultimo apre la settimana allo stesso modo di come aveva chiuso la precedente, con l’indice che chiude a +0,4% a fronte di quello europeo rimasto flat. Il mercato guarda con più ottimismo al futuro del sistema creditizio de Belpaese, una volta risolti i casi più complessi, cioè quelli riferiti a Mps e alle banche venete.
Tra i titoli del settore si mette in luce Banco Bpm (+1,2%) in scia anche alla notizia secondo cui la banca milanese potrebbe essere coinvolta nel risiko dell’asset management, con la controllata Aletti Gestielle Sgr che è nel mirino di Anima per una possibile acquisizione. È doveroso segnalare che l’istituto guidato da Giuseppe Castagna è il primo azionista di Anima con il 14,7 per cento.
In evidenza anche Bper (+1,4%), dopo il +7,4% della scorsa ottava anche per merito del closing dell’acquisto di Cariferrara. Il mercato resta in attesa di novità sulla partita riguardante l’acquisto del 40% di Arca Sgr in mano alle venete, che vede coinvolta anche Popolare Sondrio (-0,3%).
Bene anche Intesa (+0,7%) nel giorno il cui ha ricevuto dall’Antitrust il via libera per l’acquisizione di alcuni degli asset facenti capo alle ex banche venete sottoposte a liquidazione.
Termina sopra la parità Unicredit (+0,1%) grazie anche alla conferma da parte dell’Ad Jean Pierre Mustier sul fatto che la cartolarizzazione dei 17,7 miliardi di npl dovrebbe concludersi entro fine luglio.
Dopo il mega rimbalzo di quasi il 30% della scorsa ottava, prosegue il trend favorevole per Carige, che chiude con un +4%, con gli investitori che adesso vedono una concreta possibilità di rilancio per la banca ligure, dopo l’approvazione del piano di rafforzamento patrimoniale da 700 milioni e l’intenzione di dismettere ulteriori 1,2 miliardi di npl, dopo l’avvio della cartolarizzazione dei primi 938,6 milioni.