Mercati – Europa incerta, a Milano rimbalza Telecom Italia

Mattinata altalenante per i listini continentali, che poco prima delle 12:00 mostrano un andamento contrastante. Il Ftse Mib avanza dello 0,3% insieme al Dax di Francoforte (+0,3%). Invariato il Cac 40 di Parigi mentre il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) scambiano in territorio negativo.

Anche oggi l’agenda macro non prevede appuntamenti di rilievo, eccetto i dati di maggio sulle scorte all’ingrosso americane nel pomeriggio. In Italia, intanto, sono stati diffusi i numeri di maggio sulla produzione industriale, che hanno evidenziato un incremento su base mensile oltre le attese (+0,7%) e un aumento del 2,8% rispetto a un anno prima.

L’attenzione degli operatori è comunque già proiettata al doppio intervento del presidente della Fed Janet Yellen, mercoledì alla Camera dei Rappresentanti e giovedì al Senato, da cui potrebbero giungere ulteriori indicazioni sui prossimi rialzi dei tassi di interesse. Cresce, inoltre, l’attesa per l’avvio della nuova stagione delle trimestrali in Usa, che si aprirà venerdì con i conti di alcune grandi banche d’affari. Qualora le società a stelle e strisce dovessero presentare risultati migliori delle aspettative, potrebbero fornire nuova linfa al trend rialzista dei mercati internazionali.

Nel frattempo, tra le valute il cambio euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1,139, mentre si indebolisce lo yen sia nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 114,3) sia della moneta unica (EUR/JPY a 130,3).

Tra le materie prime rallenta il petrolio, che torna a cedere oltre mezzo punto percentuale con Wti e Brent rispettivamente a 44,1 e a 46,7 dollari al barile. Sull’obbligazionario, invece, lo spread Btp-Bund resta sui valori dell’apertura in area 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,31 per cento.

A Piazza Affari rimbalza TELECOM ITALIA (+2%) dopo le parole di Cattaneo, che ha rassicurato sulla sua permanenza fino alla scadenza del contratto, nel 2020.

In evidenza anche STM (+1,9%), dopo che JP Morgan ha migliorato il giudizio sul colosso italo francese dei semiconduttori da “neutral” a “overweight”, alzando il target price a 16,3 euro dal precedente prezzo obiettivo di 14,4 euro.

Bene anche BPER (+2%), che oggi riunisce il cda per valutare probabilmente l’acquisto del 40% di Arca insieme a Popolare di Sondrio. Tra i bancari proseguono gli acquisti anche su BANCO BPM (+1,1%), che ha confermato la possibilità di integrazione della controllata Aletti Gestielle in ANIMA (+0,5%).

Denaro su FCA (+1,4%) nonostante l’emergere di un nuovo capitolo del Dieselgate. Le autorità olandesi, infatti, hanno informato il Tribunale di presunti sospetti sull’uso di un software in grado di manipolare le emissioni nocive da parte di Jeep Grand Cherokee.

In rimonta pure MEDIASET (+0,9%) che potrebbe beneficiare anche del giudizio ‘outperform’ assegnato dagli analisti di Macquarie (dal precedente ‘neutral’), con target price aumentato da 4 euro a 4,30 euro.

Deboli le utilities dopo i rialzi della seduta precedente, poco mossi i petroliferi. Vendite, infine, su RECORDATI (-1,1%), BUZZI (-0,9%) e CAMPARI (-0,8%).