Ieri i listini continentali hanno archiviato le contrattazioni con modeste variazioni positive, sostenuti ancora dal dato incoraggiante di venerdì sul mercato del lavoro americano in assenza di altri spunti significativi. Il Ftse Mib di Milano ha segnato un rialzo dello 0,8% a 21.190 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+0,5%), dal Cac 40 di Parigi (+0,4%), dal Ftse 100 di Londra (+0,3%) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Positivo anche il Ftse Italia Servizi Pubblici, che ha registrato un progresso dell’1,5% sovraperformando l’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,1%).
Tra le utility a maggior capitalizzazione si segnala Enel, che ha riportato un progresso dell’1,7% a 4,80 euro. Ieri il colosso energetico ha comunicato di aver siglato un accordo di due anni con Amber Kinetics, start-up statunitense nata da un’iniziativa di alcuni professori e ricercatori dell’università californiana di Berkeley, con l’obiettivo di valutare l’innovativa tecnologia di stoccaggio flywheel, un sistema elettromeccanico costituito da una massa rotante di grandi dimensioni in grado di accumulare energia. Inoltre, tramite la propria divisione per le rinnovabili Enel Green Power, ha siglato un accordo con la svizzera Seedstars World per lanciare l’Africa Energy Track, un concorso volto ad individuare start-up innovative nel settore dell’accesso all’energia elettrica in Africa. Obiettivo del progetto è quello di promuovere l’elettrificazione e la crescita socioeconomica delle aree rurali sub-sahariane.
Denaro anche su tutte le Mid Cap, con Hera in evidenza con un rialzo dell’1,7% a 2,68 euro. La società ha comunicato che in relazione alle variazioni intervenute nel possesso di azioni da parte di 13 Comuni dei 118 azionisti pubblici aderenti al “Contratto di sindacato di voto e di disciplina dei trasferimenti azionari” (patto di sindacato di voto e di blocco) che lo scorso 22 giugno avevano ceduto l’1,7% del capitale sociale, rispetto all’ultima comunicazione del 6 settembre 2016 il numero delle azioni conferite in suddetto patto si è ridotto da 738.604.939, che rappresentano il 49,58615% del capitale sociale. Nel dettaglio, il numero complessivo dei diritti di voto conferiti a sindacato di voto si è invece incrementato da 764.166.773 a 1.456.855.061, mentre il numero complessivo delle azioni bloccate si è ridotto da 576.862.115 a 576.712.718, con conseguente riduzione della percentuale sul capitale sociale da 38,72757% a 38,71754%.
Tra le società a più bassa capitalizzazione si segnala Gruppo Waste Italia, che ha segnato un rialzo del 2,5% a 0,12 euro. Fanalino di coda K.R. Energy, che ha lasciato sul terreno lo 0,7 per cento.