Mercati – Pioggia di acquisti, Yellen favorevole a graduali rialzi dei tassi

Le borse del Vecchio Continente estendono i guadagni della mattinata, approfittando anche dell’apertura positiva di Wall Street in attesa del primo intervento di Janet Yellen davanti al Congresso Usa. Intorno alle 15:45 scambiano in netto rialzo il Ftse Mib di Milano (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,7%), il Dax di Francoforte (+1,5%), il Ftse 100 di Londra (+1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%), mentre oltreoceano i tre indici principali avanzano dello 0,6-0,8 per cento.

Nel frattempo, è stato diffuso il discorso introduttivo della testimonianza del presidente della Fed, che si focalizzerà sulla moderata crescita dell’economia statunitense e sull’accelerazione avvenuta nel secondo trimestre, in particolare nel mercato del lavoro, anche se cambiamenti di politica monetaria potrebbero ancora generare rischi.

Resta ancora bassa invece l’inflazione, condizionata da fattori temporanei che diminuiranno nel tempo. La politica monetaria della Fed resterà dunque accomodante ma l’economia è abbastanza solida per sopportare rialzi graduali dei tassi di interesse nei prossimi anni. È previsto, inoltre, entro quest’anno l’avvio della riduzione del bilancio da 4.500 miliardi di dollari della banca centrale.

Le anticipazioni hanno permesso al dollaro di risalire dai minimi intraday nei confronti dell’euro, riportando l’EUR/USD a 1,142. Continua invece la rimonta dello yen, che trascina i cambi con biglietto verde e moneta unica rispettivamente a 113,1 e 129,2.

Fra le materie prime prosegue il rally del petrolio, con Wti e Brent tornati a 46,1 e a 48,4 dollari al barile grazie anche all’anticipazione di un calo delle scorte, in attesa dei dati Eia in programma oggi pomeriggio.

Scendono i rendimenti sull’obbligazionario, con il tasso del Btp al 2,24% (-8 bp) e quello del Bund in calo di 4 bp allo 0,58%, con un differenziale fra i due di circa 166 punti base.

A Piazza Affari brillano i petroliferi in scia alla risalita del greggio, con SAIPEM (+4,3%), TENARIS (+3,1%) ed ENI (+2,2%) fra i migliori del listino.

Spicca anche AZIMUT (+3,5%), agevolata dalla conferma della raccomandazione ‘accumulate’ di Banca Akros con target price a 20 euro, dopo che la raccolta netta di giugno ha visto il dato più che raddoppiare a 557,2 milioni rispetto allo stesso mese del 2016.

In evidenza pure BANCA GENERALI (+2,9%) che beneficia delle stime sulla raccolta netta riviste al rialzo da 4-4,5 miliardi a 5-5,5 miliardi per l’anno in corso. Tutto ciò è rafforzato dai risultati raggiunti nel primo semestre, con la raccolta netta attestatasi a 3,8 miliardi (+31% rispetto ai primi sei mesi del 2016), dopo il flusso positivo di 620 milioni riportato a giugno.

Passa in positivo pure FCA (+0,7%), mente in fondo al listino rimangono FERRAGAMO (-0,4%) e UBI (-1,2%). Positivi invece gli altri bancari, fra cui si distinguono BPER (+2,4%) e UNICREDIT (+1,5%), sostenuta anche dall’ormai imminente chiusura della cessione del portafoglio da 17,7 miliardi di npl a Pimco e Fortress.