Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,5%, incrementando i guadagni dopo l’apertura positiva di Wall Street, con la presidente della Fed Janet Yallen che ha confermato alla Camera il graduale aumento dei tassi di interesse. Il listino ha beneficiato anche degli acquisti sui titoli energetici in scia al rialzo del greggio.
Il paniere principale di Piazza Affari si è giovato anche della buona intonazione del comparto bancario, che azzera del tutto il rosso della giornata precedente. L’indice chiude con un progresso dell’1% e facendo meglio dell’analogo europeo (+0,3%). Il mercato continua a percepire una tendenza positiva sul settore dopo la risoluzione dei casi problematici riferiti alle banche venete e a Mps.
Nel listino principale bene Bper (+2,1%) il cui cda ha approvato l’incorporazione di Cariferrara; operazione che permetterà di migliorare l’efficienza operativa.
In luce Unicredit (+1,4%) grazie anche all’avvicinarsi della chiusura della cessione del portafoglio da 17,7 miliardi di npl a Pimco e Fortress, come confermato anche dall’Ad Jean Pierre Mustier. Le quotazioni beneficiano anche dalla conferma del titolo nella Conviction Buy List di Goldman Sachs, con prezzo obiettivo a 21,7 euro dal precedente 20 euro.
Continua il trend positivo di Banco Bpm (+0,8%) dopo che il vice presidente vicario Mauro Paoloni ha confermato la possibile della controllata Aletti Gestielle Sgr in Anima, di cui l’istituto milanese detiene il 14,7% del capitale.
Termina in frazionale rialzo Intesa Sanpaolo (+0,5%) nel giorno in cui il Ceo Carlo Messina ha annunciato che il nuovo piano industriale sarà pronto a febbraio 2018 e includerà anche l’aggregazione delle attività delle banche venete acquisite nei giorni scorsi. Riguardo alle banche venete, ieri il decreto che ha sancito la loro liquidazione ha ricevuto la fiducia posta dal Governo alla Camera.
Scattano le prese di profitto su Ubi (-1,8%) dopo i forti rialzi delle ultime settimane in scia all’ottimo esito dell’aumento di capitale da 400 milioni. L’istituto guidato da Victor Massiah continua comunque a registrare la miglior performance da inizio anno (+63,2%).
Tra le Mid Cap spicca Popolare Sondrio con un balzo del 4,2%, raggiungendo nel corso della giornata 3,81 euro, prezzo massimo dell’ultimo anno. Si ricorda che la banca lombarda, insieme a Bper, è impegnata nelle trattative per l’acquisto del 40% di Arca posseduto dalle banche venete.
Tra le Small Cap Creval termina flat (-0,1%) dopo il +9,8% della seduta precedente a seguito delle indiscrezioni sulla cessione del pacchetto da 1,5 miliardi di npl che dovrebbe essere stata finalizzata oggi; operazione che permetterà di ridurre l’esposizione sui crediti deteriorati dagli attuali 5,4 miliardi a 3,9 miliardi.
Su Carige, invece, si registrano prese di profitto minime (-0,7%) dopo il rally delle ultime settimane a seguito delle decisioni prese dal cda per rilanciare l’istituto ligure.