Partenza poco mossa per le borse europee all’indomani dell’intervento alla Camera Usa del presidente della Fed Janet Yellen, che oggi parlerà invece al Senato. Intorno alle 9:15 l’Ibex 35 di Madrid avanza dello 0,4% e il Cac 40 di Parigi dello 0,1%, mentre il Ftse Mib di Milano, il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra scambiano intorno alla parità.
Le parole di ieri della Yellen sono risultate un po’ più da colomba del previsto, confermando che il percorso di rialzo dei tassi di interesse proseguirà in modo graduale e che il programma di riduzione del bilancio comincerà quest’anno, senza però nessuna indicazione precisa sulle tempistiche.
Dichiarazioni che hanno indebolito il dollaro, che probabilmente sperava in toni più restrittivi, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,145 e il dollaro/yen sceso in area 113.
Su fronte macro, positivi i dati cinesi con il surplus della bilancia commerciale aumentato oltre le attese a 42,77 miliardi di dollari rispetto ai 40,79 miliardi di maggio, con le esportazioni che a giugno hanno registrato un +11,3%, mentre le importazioni un +17,2 per cento.
In Europa, invece, l’indice dei prezzi al consumo in Germania lo scorso mese ha segnato un +0,2% su base mensile e un +1,6% su base annuale, rilevazioni entrambe in linea alle attese e alla lettura precedente, mentre a giugno l’inflazione francese è rimasta invariata su base mensile e cresciuta dello 0,8% su base annuale.
Tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent a 47,7 dollari e il Wti a 45,6 dollari, dopo che i dati Eia ieri hanno mostrato un calo superiore alle attese delle scorte settimanali Usa, ma una produzione nel complesso in aumento.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione Europea ha dato il via libera, non ancora ufficiale ma sostanziale, allo sconto chiesto da Roma sulla manovra per il prossimo anno. L’aggiustamento dei conti potrà essere meno pesante del previsto, purché l’Italia assicuri il calo del debito e la riduzione della spesa pubblica. Lo spread Btp-Bund riparte in area 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26 per cento.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio GENERALI (+0,8%) sulle indiscrezioni relative alla possibile cessione di asset nel ramo vita in Germania. In leggero rialzo TELECOM ITALIA (+0,4%) dopo che il mercato sembra essere convinto che il Ceo Flavio Cattaneo resterà al suo posto, mentre in serata è arrivata la conferma di S&P del rating di lungo termine con outlook passato da stabile a positivo.
Poco mossa, invece, ATLANTIA, che ieri ha annunciato che l’aumento di capitale in funzione dell’opas su Abertis sarà di 3,8 miliardi, con la proposta che sarà votata dall’assemblea del 2 agosto.
Tra i bancari rimbalza UBI (+0,8%), tra i pochi titoli negativi nella seduta di ieri, mentre aprono sulla parità UNICREDIT e INTESA. Rifiatano, infine, le utilities SNAM (-0,8%) e TERNA (-0,9%) dopo gli acquisti della vigilia.