Zucchi – Torna in utile nonostante il calo dei ricavi nel 2016

La società di Rescaldina ha presentato i dati di bilancio dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati in calo del 13,5% a 80,4 milioni, ma il ritorno in positivo dei margini economici, grazie alle azioni di contenimento dei costi. L’Ebitda adjusted è stato pari a 5,4 milioni e l’Ebit adjusted a 3,3 milioni, consentendo la registrazione di un utile netto pari a 4,5 milioni (vs. perdita di 19,5 milioni del 2015). L’indebitamento finanziario netto in aumento a 72 milioni (+3%), non recepisce ancora la remissione del debito (pari a circa 49,6 milioni) da parte delle banche finanziatrici.

Il Cda della società attiva nel tessile per la casa ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 chiuso con un fatturato consolidato pari a 80,4 milioni, in calo del 13,5% rispetto ai 92,9 milioni dell’esercizio precedente.

Il calo dei ricavi è da imputarsi a una contrazione delle vendite in tutti i mercati, con un -15,6% in Italia. La politica di contenimento dei costi attuata nel corso dell’esercizio ha consentito il ritorno in positivo per 5,4 milioni dell’Ebitda adjusted, a fronte del risultato negativo per 2,8 milioni del 2015.

Una dinamica che porta l’Ebit adjusted a 3,3 milioni (rispetto alla perdita per 12,8 milioni del 2015), consentendo la registrazione di un Ros pari al 4,1 per cento.

La gestione chiude con un utile netto di 4,5 milioni (a fronte della perdita di 19,5 milioni del 2015), dopo aver contabilizzato proventi straordinari netti per 2,4 milioni (vs. oneri straordinari netti per 2,8 milioni del 2015).

A fine dicembre 2016 il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto pari a 72 milioni, in aumento del 3% circa rispetto ai 69,9 milioni di un anno prima, dopo aver pagato i debiti commerciali scaduti nei confronti dei fornitori, nonché pagati o riscadenzati i debiti previdenziali e tributari e aver fatto fronte ai fabbisogni di cassa derivanti dalla stagionalità del business nel periodo compreso tra i mesi di maggio e settembre 2016, senza l’utilizzo delle linee auto liquidanti di cui all’accordo di ristrutturazione ed ammontanti complessivamente a circa 17,5 milioni.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2016 è negativo per 25,3 milioni, rispetto al valore già negativo di 39,6 milioni registrato nel 2015.

Il risultato patrimoniale al 31 dicembre 2016, come pure il dato relativo all’indebitamento finanziario netto, non recepisce ancora la remissione del debito (pari a circa 49,6 milioni) da parte delle banche finanziatrici.