L’operatore di riferimento in Italia nel Settore delle soluzioni IT a valore aggiunto per il segmento business ha archiviato l’esercizio 2016-17 al 30 aprile 2017 con un miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari, consentendo la distribuzione di un dividendo unitario di 0,56 euro per azione, aumentato di circa il 17% rispetto allo scorso anno (0,48 per azione).
I ricavi netti consolidati riportano una crescita del 3% a 1.260,3 milioni, grazie alla positiva performance di entrambi i principali settori di attività del gruppo. Il Settore Value Added Distribution (VAD) e il Settore Software e System Integration (VAR) registrano una crescita rispettivamente dell’1,9% e del 6,4% sul precedente esercizio.
L’Ebitda evidenzia uno sviluppo del 7,2% più che proporzionale rispetto al fatturato, raggiungendo i 57,9 milioni. Dinamica che si ripresenta a livello di Ebitda margin che passa al 4,6% dal 4,4% del precedente esercizio.
Nel dettaglio, lo sviluppo del margine operativo lordo del settore VAR è stato particolarmente significativo (+65,5%) a 9 milioni, grazie alla crescita dei ricavi nell’area dei servizi e soluzioni IT a valore aggiunto e ad alcune acquisizioni mirate, perfezionate nello scorso esercizio (come Apra, BMS e Sailing) e in quello in esame (Var Prime, Yarix e Globo Informatica con contributo positivo di circa 0,85 milioni).
Il settore VAD registra invece una flessione del 5,1% in termini di Ebitda che tocca 41,8 milioni, una dinamica che sconta un’attesa erosione della redditività conseguente tra l’altro agli investimenti in risorse umane e in iniziative commerciali effettuati nell’esercizio per supportare il business in una fase di profonda evoluzione di mercato. La scelta di non incentrare l’attività distributiva su prodotti a volume (ad esempio smartphone o tablet) da un lato ha penalizzato il fatturato del VAD, ma dall’altro lato ha consentito al gruppo di occupare le aree a valore aggiunto, aumentando i servizi offerti ai clienti e ai partner e raggiungendo una maggiore profittabilità.
L’aumento degli ammortamenti (+43,6%) relativi agli investimenti nel datacenter di proprietà di Empoli, per lo sviluppo dell’offerta di soluzioni IT in modalità Cloud e as a service, compresi quelli legati al know-how tecnologico e lista clienti, penalizza in parte l’Ebit, che sale del 2,5% a 44,8 milioni.
L’utile netto consolidato raggiunge quota 27,1 milioni, registrando un incremento dell’8,2% rispetto all’esercizio precedente. Il Settore VAR ha contribuito per 4,1 milioni (+163,3%), mentre il settore VAD ha generato un utile netto di 22,9 milioni (-1,6%). Il risultato netto di competenza del gruppo è positivo per 25 milioni, in aumento del 4,5% su base annua anche a seguito della maggiore incidenza dell’utile di competenza terzi rilevato nel settore VAR.
Alla crescita dei risultati economici si affianca un ulteriore miglioramento dei principali indicatori finanziari e patrimoniali. La posizione finanziaria netta del gruppo al 30 aprile 2017 è attiva (liquidità netta) per 52 milioni, in aumento di 10,2 milioni rispetto al 30 aprile 2016.
Tale dinamica riflette l’aumento della redditività operativa e la crescente efficienza nella gestione del capitale circolante, nonostante la distribuzione di dividendi agli azionisti per 7,4 milioni, cui si aggiungono circa 15 milioni di investimenti a supporto della crescita in acquisizioni di nuove società, infrastrutture tecnologiche e competenze.
Nel dettaglio, si tratta di investimenti in aree strategiche dell’IT, i cosiddetti “digital enablers”, che comprendono attività fortemente innovative come Cybersecurity, Cloud Computing, Big Data e Internet of Things, caratterizzate da Ebitda margin superiori al 10% e che sono quindi accreative in termini di Ebitda margin complessivo del gruppo.