È stato approvato dalla giunta comunale il piano urbanistico che consentirà alla STMicroelectronics di Agrate Brianza di avviare il percorso verso la produzione di fette di carburo di silicio a 12 pollici, un semiconduttore composito considerato la nuova frontiera tecnologica nell’industria della microelettronica insieme alle nanotecnologie.
Lo riferiscono fonti di stampa locali specificando che, con questa approvazione, Stm amplierà di circa 11mila mq la superficie della sede con tre nuovi edifici al servizio del comparto che sarà realizzato nel 2018 e ospiterà l’innovativa linea di produzione dei 12 pollici. In cambio Stm verserà nelle casse comunali 580mila euro.
Per la produzione di fette di silicio a 12 pollici, componenti che rappresentano il futuro della microelettronica, Stm investirà 400 milioni di dollari per costruire entro il 2018 la fabbrica pilota nell’area R3 dedicata alla ricerca e sviluppo. La produzione inizierà nel 2019 con 500 fette al mese, per arrivare a 2.500 nel 2022 e a 5mila negli anni successivi.
In seguito, con ulteriori investimenti, verranno prodotti nuovi microchip sviluppati con la nuova tecnologia. Un progetto che ha ottenuto 1,8 milioni dalla Regione Lombardia e altri 16 milioni dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise).
Si ricorda che le fette di carburo di silicio possono essere utilizzate per realizzare dispositivi più resistenti ad alte temperature e frequenze. Ciò consentirà di sviluppare nuovi prodotti dall’elevatissima efficienza adatti alla conversione di potenza in condizioni difficili, contribuendo ad aumentare, per esempio, l’attuale autonomia delle batterie dei veicoli elettrici anche del 20 per cento.