Il Ftse Mib archivia l’ottava con un guadagno del 2,3% sostenuta anche dal buon andamento di Wall Street, dopo la conferma di una graduale normalizzazione della politica monetaria da parte del presidente della Fed Janet Yallen durante l’intervento al Congresso degli Stati Uniti. Il listino è stato sostenuto anche dalla buona intonazione dei titoli energetici e delle utilities.
Settimana sottotono per il comparto bancario, su cui scattano marginali prese di profitto dopo gli ultimi rialzi seguiti alla risoluzione dei casi più critici riferiti a Mps e alle banche venete, dando più stabilità al settore. L’indice chiude con un lieve calo dello 0,3% e in leggera controtendenza rispetto all’analogo europeo (+0,1%).
Settimana molto positiva Bper (+5,6%) nella settimana in cui il cda ha approvato l’incorporazione di Cariferrara, che consentirà di migliorare l’efficienza operativa. Il mercato resta in attesa di novità sulla partita riguardante l’acquisto del 40% di Arca Sgr in mano alle venete, che vede coinvolta anche Popolare Sondrio (+3,5%), altra banca che ha riportato una buona performance nella settimana.
Bene anche Banco Bpm (+2,5%) dopo che il vice presidente vicario Mauro Paoloni ha confermato la possibilità di integrazione della controllata Aletti Gestielle Sgr in Anima, di cui l’istituto guidato da Giuseppe Castagna è il primo azionista con il 14,7% del capitale. A proposito della banca milanese, prosegue la ricerca di un nuovo partner nella bancassurance dopo lo scioglimento degli accordi con Aviva e UnipolSai.
In rialzo anche Intesa Sanpaolo (+0,8%) dopo il via libera dell’Antitrust all’acquisizione di alcuni degli asset facenti capo alle ex banche venete sottoposte a liquidazione. Inoltre, il titolo beneficia anche della conferma da parte del Ceo Carlo Messina che il nuovo piano industriale sarà pronto a febbraio 2018 e includerà anche l’aggregazione dei già citati asset provenienti dagli istituti veneti.
Scattano le prese di beneficio su Ubi (-3,1%) e Unicredit (-2,4%), tra le banche che avevano corso di più nell’ultimo periodo. A proposito della banca di piazza Gae Aulenti, l’Ad Jean Pierre Mustier ha confermato la chiusura della cartolarizzazione dei 17,7 miliardi di npl entro fine luglio.
Tra le Small Cap spicca il balzo di Creval (+12,6%) a seguito della cartolarizzazione di un portafoglio di 1,4 miliardi di crediti deteriorati, ceduti ad un prezzo superiore al 35% del valore lordo. Con questa operazione, l’esposizione negli npl si ridurrà da 5,4 miliardi a 3,9 miliardi.
Ancora denaro su Carige (+2,6%) dopo l’exploit della settimana precedente a seguito della decisione del board di dismettere entro fine anno un ulteriore portafoglio di 1,2 miliardi dopo la cartolarizzazione dei primi 938,6 milioni. Grazie a ciò, unito al piano di rafforzamento patrimoniale da 700 milioni, alla revisione della governance e dell’assetto organizzativo, consente all’istituto di vedere nettamente migliorate le proprie prospettiva per il futuro.