Avvio lievemente positivo per i listini europei dopo i nuovi record di Wall Street e l’avvio di settimana perlopiù in rialzo dei listini asiatici. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,2%, il Ftse 100 di Londra dello 0,3%, il Cac 40 di Parigi è a +0,1%, seguito dal Dax di Francoforte a +0,1% e dall’Ibex 35 di Madrid sostanzialmente invariato.
Sul fronte macro, dopo i dati cinesi complessivamente incoraggianti sul Pil del secondo trimestre e sulle vendite al dettaglio di giugno, si attendono in giornata i numeri di giugno sui prezzi al consumo dell’Eurozona, mentre Oltreoceano saranno diffusi i dati sull’attività manifatturiera dello Stato di New York.
In particolare, le statistiche relative alla zona euro saranno utili per la Bce in vista della riunione di questa settimana, che si concluderà giovedì con l’annuncio sui tassi di interesse e la conferenza stampa di Mario Draghi.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro cala lievemente in area 1,145 ma resta prossimo ai massimi dell’anno, approfittando anche dei dati macro deboli di venerdì sull’inflazione e le vendite al dettaglio degli Stati Uniti. Biglietto verde che rimane sui minimi di circa due settimane anche rispetto allo yen, con il cambio USD/JPY a 112,6.
Fra le materie prime, il petrolio scambia in frazionale rialzo, con Wti e Brent rispettivamente a 46,6 e 49 dollari al barile, mentre l’oro resta ben intonato in area 1.230 dollari l’oncia.
Scarsi movimenti sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp si attesta al 2,26% e lo spread con il Bund viaggia intorno ai 167 punti base.
A Piazza Affari partenza positiva per STM (+2%) e PRYSMIAN (+1,9%), parziale rimbalzo per TELECOM ITALIA (+0,7%), in calo del 2,7% venerdì in scia alle ipotesi di una possibile uscita del Ceo Flavio Cattaneo.
Ben intonati i petroliferi, con SAIPEM e TENARIS in rialzo dello 0,7-0,8% ed ENI a +0,4 per cento.
Tra i bancari, scambia sulla parità UNICREDIT che ha sottoscritto con Pimco e Fortress l’accordo definitivo per la cessione di 17,7 miliardi di npl. Flat anche INTESA, che si è accordata con i sindacati per l’integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, con l’uscita volontaria di 4.000 persone.
Fuori dal listino principale bene CARIGE (+3,2%), dopo che Moody’s ha alzato il rating a lungo termine sui depositi dell’istituto. In lieve rialzo, infine, SALINI (+0,6%), con Lane Construction che si è aggiudicata un contratto da 76 milioni di dollari per ampliare una sezione della State Road 408 (SR 408) a Orange County, Florida (Stati Uniti).