Mercati – Chiusura poco mossa, Europa guarda già al meeting della Bce

Seduta fiacca per le borse europee che non hanno trovato spunti neanche da Wall Street, con gli indici americani che proseguono la seduta poco distanti dalla parità. A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni sostanzialmente invariato a 21.484 punti. Chiudono sulla parità anche l’Ibex 35 di Madrid e il Cac 40 di Parigi (-0,1%), in lieve calo il Dax di Francoforte (-0,4%, mentre avanza leggermente il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

I mercati sembrano già guardare agli appuntamenti di giovedì, quando si riuniranno sia la BoJ sia la Bce. In particolare, non sono previste sorprese dall’Eurotower, anche se alcuni operatori ritengono possa essere eliminato l’impegno ad aumentare l’importo mensile degli acquisti di titoli da parte di Francoforte se necessario.

Cresce, inoltre, l’attesa per l’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, che vedrà la pubblicazione dei conti di Netflix questa sera a mercati chiusi e di alcuni colossi come Bank of America, Goldman Sachs, Ibm, Johnson & Johnson, Morgan Stanley, American Express e Microsoft nei prossimi giorni.

Intanto, sul mercato delle valute, poco mosso l’euro/dollaro in area 1,1475, mentre il dollaro/yen risale a 112,8. In ribasso, invece, la sterlina a 1,307 sul dollaro e a 0,878 nei confronti della moneta unica, nel giorno in cui sono ricominciati i negoziati sulla Brexit a Bruxelles.

Tra le materie prime, il petrolio scambia sostanzialmente invariato con Brent e Wti a 48,8 e a 46,4 dollari al barile, mentre l’oro risale in area 1.235 dollari l’oncia beneficiando anche della debolezza del biglietto verde.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è sceso nuovamente sotto quota 165 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo di circa 5 basis point al 2,23 per cento.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti hanno premiato in particolare YNAP (+3%) e FERRAGAMO (+1,9%). Rimbalza TELECOM ITALIA (+1,2%) anche grazie alle parole del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che sabato scorso ha dichiarato che accoglierebbe con favore una fusione con Open Fiber, se le parti accettassero di discutere il progetto.

Ben intonati i petroliferi SAIPEM (+0,9%) e TENARIS (+0,9%), oltre a PRYSMIAN (+1,3%) che beneficia dell’apertura da parte del cda di General Cable che, all’interno di una revisione delle strategie del Gruppo finalizzate a massimizzare il valore per gli azionisti, valuterà una possibile vendita della società.

Senza direzione precisa i bancari con UBI (+0,1%), INTESA (+0,2%) e BPER in territorio positivo, mentre hanno chiuso in leggero ribasso BANCO BPM (-0,1%) e UNICREDIT (-0,6%). Deboli infine le utilities A2A (-1,2%), ENEL (-1%) e TERNA (-0,6%) dopo i rialzi della scorsa ottava.