Mercati – Europa incerta, a Milano bene Prysmian

Le borse europee proseguono la seduta senza una direzione precisa, in un mercato che guarda già all’appuntamento di giovedì con il meeting della Bce. Intorno alle 11:50 scambiano in territorio negativo il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%), mentre viaggia in rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Poco mosso infine il Ftse Mib di Milano (-0,1%).

Sul fronte macro, la seconda lettura dell’inflazione dell’Eurozona ha confermato il rallentamento di giugno al +1,3%, rispetto al +1,4% di maggio e al +1,9% di aprile, evidenziando però un rafforzamento della crescita dell’indice core.

I prezzi al netto delle componenti più volatili, infatti, lo scorso mese sono cresciuti dell’1,2% tendenziale, contro il +1% di maggio e il +1,1% stimato dal consensus.

Il tutto mentre cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì, appuntamento dal quale la maggioranza degli economisti non si attende particolari sorprese con la conferma delle attuali linee guida da parte di Francoforte, mentre alcuni operatori ritengono probabile che ci si possano attendere dal meeting di settembre indicazioni circa la graduale rimozione degli attuali stimoli monetari.

Intanto, sul Forex, il dollaro recupera leggermente terreno nei confronti delle altre valute, dopo essere stato penalizzato lo scorso venerdì da alcuni dati macro deludenti. L’euro/dollaro viaggia in area 1,145, mentre il dollaro/yen a 112,5.

Nel comparto del reddito fisso, infine, in calo a 167 punti base lo spread tra Btp e Bund, con il rendimento del decennale italiano che scende di circa 4 basis point al 2,25 per cento.

Tornando a Piazza Affari, bene PRYSMIAN (+1,5%), che tocca nuovi massimi storici in area 27,5 euro spinta principalmente dalla decisione del cda di General Cable che, all’interno di una revisione delle strategie del Gruppo finalizzate a massimizzare il valore per gli azionisti, ha deciso circa la possibilità di vendere l’azienda.

Rimbalzo per TELECOM ITALIA (+1,3%), ben intonata insieme ai petroliferi TENARIS (+1,1%) e SAIPEM (+0,7%). Rifiatano, invece, le utilities dopo i rialzi della scorsa ottava, con ENEL (-0,9%), A2A (-0,8%) e TERNA (-0,5%).

Tra i bancari, infine, UNICREDIT (-0,4%) ha perfezionato la cessione del portafoglio da 17,7 miliardi di npl, il cosiddetto progetto Fino, a Pimco e Fortress.