La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi.
Il dato Baker Hughes evidenzia un aumento settimanale nel numero di impianti di trivellazione in Nord America (+16). Negli Stati Uniti questi sono rimasti stabili, mentre è in aumento il numero dei pozzi attivi in Canada (+16). Flat quelli del Golfo del Messico.
A livello mensile invece a giugno il Canada registra un aumento delle attività (+65) e gli Usa un incremento (+38). In calo l’Europa (-4) e Sud America (+2).
Il numero di rig oil&gas in Nord America è salito la scorsa settimana a 1.143 unità, raggiungendo i massimi dal marzo del 2015.
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Aumentano dunque le trivellazioni in Nord America, grazie al contributo del Canada, mentre gli Usa hanno mantenuto sostanzialmente stabile il numero di pozzi attivi.
Oggi le quotazioni del petrolio sono in lieve rialzo con il Brent a 49,15 dollari (+0,5%) e il Wti a 46,76 dollari (+0,5%), alla luce dei segnali positivi sul fronte della domanda cinese, e del calo delle scorte Usa. Tra i titoli petroliferi, Tenaris beneficia del dato Baker Hughes e cresce del 1,4% a 14,37 euro. Eni è in frazionato rialzo a 13,27 euro (+0,2%) e Saipem cresce del 1,3% a 3,5 euro.