Dopo aver raggiunto nella seduta dello scorso 10 luglio il massimo del 2017 a 17,75 euro, le quotazioni dei titoli della banca di piazza Gae Aulenti hanno avviato un movimento correttivo fino 16,70 euro. Movimento che, comunque, s’inquadra all’interno di un trend rialzista avviato sul minimo del 28 novembre in area 9,30 euro, con la relativa trend line che attualmente passa in area 15,45 euro.
Nelle prossime sedute è necessario che i corsi di Unicredit rimangano al di sopra del supporto statico posizionato a 16,43 euro (livello da cui attualmente transita anche la media mobile a 50 sedute), dato che un eventuale cedimento potrebbe aprire la strada verso un primo obiettivo ribassista a 15,97 euro, al di sotto del quale l’area da monitorare con attenzione è quella compresa tra 15,45 e 15,43 euro.
Queste scenario negativo di breve periodo appena delineato potrebbe essere accantonato nel caso in cui le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Jean Pierre Mustier ritorneranno sopra 17,24 euro, con la successiva resistenza posizionata 17,75 euro. Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un nuovo aumento dei volumi, aprirebbe la strada al primo target rialzista individuabile a 18,30 euro.
Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 28 analisti fondamentali, è inferiore alle quotazioni attuali e pari a 18,06 euro. Unicredit presenterà i conti del 2° trimestre del 2017 il prossimo 2 agosto, prima dell’apertura dei mercati.
Quotazione di riferimento 16,70 euro
+3,2% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 17,24 euro;
+6,3% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 17,75 euro;
+9,6% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 18,30 euro.
-1,6% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 16,43 euro;
-4,4% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 15,97 euro;
-7,4% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 15,47 euro.


























