Il Ftse Mib inizia l’ottava flat dopo il +2,3% di quella precedente, risentendo anche dell’apertura piatta di Wall Street dopo la buona performance della settimana scorsa. Il tutto in un contesto di attesa della riunione della Bce di giovedì, che non dovrebbe riservare grosse sorprese.
Il listino risente anche dell’avvio incolore del comparto bancario, dopo il -0,3% dell’ottava antecedente. Sul settore proseguono le prese di beneficio, seppur minime, dopo i recenti guadagni seguiti alla risoluzione delle vicende più critiche, dando maggior tranquillità al sistema creditizio del Bel Paese. L’indice chiude con leggero ribasso dello 0,1% e allineato a quello europeo (-0,4%).
Avvio poco mosso per i titoli bancari del Ftse Mib, che chiudono la seduta sopra parità, con la sola eccezione di Banco Bpm e, più arretrata, Unicredit (-0,6%), nel giorno in cui ha concluso la cessione del portafoglio da 17,7 miliardi a Pimco e a Fortress, già scontata dal mercato.
Nel Mid Cap le parziali prese di profitto colpiscono Popolare Sondrio (-0,4%), la migliore di questo segmento la settimana scorsa con un rialzo superiore al 3 per cento.
Tra le Small Cap scattano i realizzi su Creval (-3,3%) dopo il balzo di quasi il 13% della settimana scorsa a seguito della cartolarizzazione di un portafoglio di 1,4 miliardi di crediti deteriorati, ceduti ad un prezzo superiore al 35% del valore lordo.
Arretra nella seconda parte di seduta Carige (-0,6%) dopo essere stata in positivo per tutta la mattinata dopo che Moody’s ha rivisto al rialzo il rating sui depositi e quello sul rischio di controparte, anche alla luce delle ultime decisioni del board per il rilancio dell’istituto ligure.