I futures sui principali indici europei scambiano in ribasso fra lo 0,3% e lo 0,5%, preannunciando un avvio sotto la parità per le borse continentali, in linea con la mattinata debole delle piazze orientali.
Nella regione Asia-Pacifico, infatti, i mercati azionari evidenziano quasi esclusivamente segni rossi, interrompendo una striscia positiva di sei sedute consecutive che aveva portato i listini della regione in prossimità dei massimi di oltre due anni.
Il tutto dopo le dichiarazioni di due senatori repubblicani americani, Jerry Moran e Mike Lee, che hanno affermato di essere contrari allo smantellamento dell’Obamacare. Il dissenso dei due membri mette dunque a repentaglio il passaggio della riforma sanitaria dell’amministrazione Trump, gettando delle ombre sulla reale capacità del presidente di implementare il proprio programma di rinnovamento.
Dinamica che si è ripercossa principalmente sul mercato valutario, penalizzando il dollaro e portando così il cambio con l’euro a quota 1,152, ai massimi da inizio 2015. Biglietto verde che arretra anche nei confronti dello yen, scivolando a 112,1 e penalizzando il Nikkei di Tokyo (-0,6%) tornato alle contrattazioni dopo la festività di lunedì.
Ieri sera intanto a Wall Street i principali indici avevano terminato sulla parità, consolidando i guadagni della scorsa ottava, con gli investitori concentrati sulla stagione delle trimestrali che sta entrando nel vivo.
Sul fronte macroeconomico, il focus degli operatori per la giornata odierna è sull’indice tedesco Zew di luglio, mentre dal Regno Unito sono attesi i dati sui prezzi al consumo e i prezzi della produzione di giugno. Tutto ciò senza dimenticare la riunione della Bce che si terrà giovedì, e che gli investitori attendono per ottenere eventuali indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria dell’Eurotower.
A Piazza Affari, per la seduta odierna, attenzione ai petroliferi, già ben intonati ieri. Occhi puntati in particolare su ENI dopo che Statoil ha scoperto nel mare di Barents una fonte di gas inferiore alle aspettative, poiché anche la compagnia italiana detiene la licenza in quell’area. Attenzione anche a SAIPEM, dopo che Credit Suisse ha tagliato il giudizio sul titolo a ‘underperform’.
Da seguire YNAP e FERRAGAMO dopo i rialzi di ieri, oltre a TELECOM ITALIA, sempre alle prese col nodo Cattaneo.
Fuori dal listino principale si segnala il cda per l’approvazione dei conti di BENI STABILI e il debutto in Borsa di PHARMANUTRA sul segmento Aim.