Si smorza nel finale il timido incremento degli indici che consolidano comunque i guadagni consistenti della scorsa settimana e continuano a scansare le sirene ribassiste che temono o pregustano una inversione di questo rally, al momento inarrestabile. Recupera, invece, il Vix che sale di oltre tre punti percentuali ma chiude ancora al di sotto di quota dieci a 9,80.
Per trovare qualche altro spunto nella grigia giornata è necessario analizzare l’andamento delle materie prime con il petrolio che scende del 1,1% a 46 dollari al barile, per la prima volta in sei sedute, e dei metalli preziosi che continuano la lenta risalita dai minimi di inizio mese con l’oro che si riporta a 1.234 dollari l’oncia e l’argento che guadagna un punto percentuale.
Nel dopo Borsa va evidenziato il balzo di Netflix che sale dell’8%. La società che trasmette contenuti (film) via internet ha battuto le attese sui ricavi ma non il risultato di esercizio, superando ampiamente invece le aspettative dei nuovi abbonati al network saliti in misura esponenziale. Poco importa agli investitori che la società abbia bruciato 608 milioni di cassa, rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, per finanziare la sua espansione internazionale.