Banco Bpm si appresta a mettere sul mercato un altro portafoglio di crediti deteriorati, dopo la cessione di 693 milioni ad Algebris dello scorso giugno.
È quanto riportano alcuni rumor di stampa, secondo i quali in settembre l’istituto guidato da Giuseppe Castagna potrebbe avviare la dismissione di un pacchetto di sofferenze riguardanti crediti chirografari per un ammontare di 2 miliardi. L’obiettivo sarebbe di arrivare alla conclusione entro fine anno.
Sempre secondo gli stessi rumor, tale portafoglio potrebbe interessare ad operatori specializzati negli npl privi di garanzia.
L’operazione rientrerebbe nell’ambito della strategia concordata con la Bce per ottenere l’ok definitivo che ha portato alla nascita di Banco Bpm, la quale prevede la vendita di 8 miliardi di npl entro il 2019.
La banca milanese, oltre al suddetto portafoglio da 693 milioni ceduto a giugno, in gennaio aveva venduto, a Hoist Finance, un portafoglio da 641 milioni.
Pertanto, aggiungendo i 2 miliardi potenzialmente oggetto di cessione, alle operazioni realizzate nell’anno in corso e quelle poste in essere e nel 2016, Banco Bpm concluderebbe la cessione di circa 4,5 miliardi sugli 8 miliardi totali previsti.
Si segnala, inoltre, che la Fondazione Cariverona, socio della banca con lo 0,5%, non ha interesse a far parte di uno zoccolo duro di azionisti, secondo quanto affermato dal presidente Alessandro Mazzucco: “Nessuno ci ha mai chiesto di entrare nel nocciolo duro di azionisti”.
Intorno alle 09:20 a Piazza Affari il titolo segna un progresso dell’1% a 3,14 euro, mentre il Ftse Italia Banche sale dello 0,3 per cento.