Bim – Approvato piano industriale 2017-2021

[FLASH] Banca Intermobiliare (Bim) ha approvato il piano industriale 2017-2021 in un’ottica “stand alone”, ossia con un nuovo azionista che a breve rileverà la quota di maggioranza di Bim stessa venduta da Veneto Banca.

Le linee guida prevedono:

  • Il posizionamento nella fascia alta del private banking, rivolto a clienti con patrimoni superiori ad un milione che ricercano un servizio di tipo consulenziale;
  • L’erogazione di crediti di tipo “lombard” a clientela private, non servendo più la clientela corporate e implementando un rigoroso processo di valutazione del merito creditizio;
  • Il perseguimento di un modello di business “capital light” orientato al contenimento dei rischi attraverso la riduzione degli asset poderati per il rischio (rwa) e la cessione di asset non strategici;
  • L’efficientamento attraverso l’innovazione dei processi operativi, il ridimensionamento dei costi di struttura e la ricerca di economie di scala perseguibili attraverso la crescita del volume di masse gestite.

Per raggiungere tali obiettivi, i principali driver individuati sono:

  • L’evoluzione della raccolta con l’inserimento di circa 130 banker;
  • La limitazione dell’erogazione creditizia a 365 milioni nei quattro anni di orizzonte del piano;
  • L’implementazione di nuovi processi operativi informatizzati;
  • Cessioni per circa 150 milioni e attività di derisking.

I target previsti per il 2021 sono:

  • Masse gestite a circa 15 miliardi dai 9,2 miliardi di fine marzo 2017;
  • Un rapporto margine di intermediazione su raccolta vicino ai 95 punti base;
  • Un Return on Asset a 125 punti base;
  • Un cost/income ratio al 52% dall’attuale 96%;
  • Un rapporto costi su asset under management a 93 punti base;
  • L’implementazione della rete di private banker a 296 unità dalle 163 unità di fine marzo.

(segue approfondimento)