Borse europee poco mosse alla vigilia della riunione della Bce, da cui gli operatori attendono novità sul Quantitative easing e sul tapering. Intorno alle 11.45 il Ftse Mib di Milano, il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra scambiano in rialzo dello 0,1%, il Cac 40 di Parigi guadagna lo 0,2% e l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,4 per cento.
In una giornata povera di spunti macroeconomici, l’attenzione degli investitori resta focalizzata sul meeting della Bce di domani, e in particolare sull’intervento di Mario Draghi. Dal governatore gli operatori sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse dell’Eurotower, in particolare sull’eventuale volontà di ridurre gli stimoli monetari nei prossimi mesi. Sempre in tema di banche centrali, è in programma domani anche la riunione della Bank of Japan, che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe rivedere al ribasso il target di inflazione del 2 per cento.
Nel frattempo, sul Forex, il cambio euro/dollaro scende dai massimi della seduta precedente, quando il biglietto verde aveva risentito anche del nuovo stop alla riforma sanitaria di Trump. L’EUR/USD si attesta a 1,153 mentre il dollaro/yen resta in area 112.
Per quanto concerne le materie prime, Wti e Brent scambiano in marginale rialzo, rispettivamente a 46,5 e a 48,9 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali dell’Eia sulle scorte americane di petrolio in programma oggi pomeriggio.
Scarsi movimenti sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp si attesta al 2,17% e lo spread con il Bund viaggia intorno ai 163 punti base.
A Piazza Affari spicca STM (+2,4%), che rimbalza dopo le vendite della seduta precedente, approfittando anche dei conti sopra le attese dell’olandese ASML, la quale ha anche migliorato le stime per il 2017.
Fra le utilities avanzano SNAM (+1%) e TERNA (+1,2%), mentre ITALGAS (flat) ed ENEL (+0,3%) scambiano intorno alla parità e A2A arretra dello 0,8 per cento.
Poco mossi i bancari, compresa BANCO BPM (+0,3%) che aveva avviato le contrattazioni in rialzo dell’1 per cento. L’istituto si appresta a immettere sul mercato un altro portafoglio di crediti deteriorati per un ammontare di 2 miliardi, dopo la cessione di 693 milioni ad Algebris dello scorso giugno.
Fra i petroliferi scivola SAIPEM (-1,7%) mentre ENI (-0,3%) e TENARIS (-0,5%) resistono poco sotto la parità. Intanto, la big del petrolio ha fatto sapere che non intende vendere Eni Gas e Luce, ma che al contrario intende svilupparla.
Variazione contenuta anche per ATLANTIA (+0,2%), mentre fonti di stampa riportano che Aena avrebbe contemplato la possibilità di lanciare una controfferta per Abertis, apparentemente rigettata dal governo spagnolo. Le società iberiche sono state sospese alla Borsa di Madrid.