Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,6% in linea con gli altri listini europei, dopo l’avvio debole di Wall Street.
I mercati hanno mostrato un rallentamento dopo l’apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro, con il biglietto verde che ha risentito del naufragio della riforma sanitaria di Trump e la pubblicazione degli indici Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali. Indicatore in diminuzione a luglio in Europa e in Germania.
Tali dinamiche si innestano, poi, in una settimana in cui si attende la riunione della Bce di giovedì. Appuntamento dal quale potrebbero arrivare indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria dell’istituto centrale europeo.
Prosegue Oltreoceano, nel frattempo, la pubblicazione dei conti trimestrali, che tra le banche hanno messo in evidenza Goldman Sachs e Bank of America con risultati superiori alle attese, anche se i mercati americani non brillano.
Scenario all’interno del quale il comparto bancario flette dell’1% e i servizi finanziari dello 0,5%, anche se il risparmio gestito mette a segno un andamento contrastato. Da un lato, infatti, mantengono un’intonazione positiva Azimut (+0,6%) e Banca Generali (+0,5%), mentre le altre scontano contrazioni comprese tra -0,8% e -1,4 per cento.
Sempre all’interno del Ftse Mib, perdono terreno Exor (-1,4%) e Poste Italiane (-0,2%).
Nel Mid Cap in positivo Banca Intermobiliare (+0,2%), per la quale dovrebbe essere vicino il termine di presentazione delle offerte non vincolanti da parte dei potenziali acquirenti.