n una seduta difficile per i mercati azionari europei, piazza Affari compresa (-0,6% per il Ftse Mib), a causa soprattutto del forte apprezzamento dell’euro sul dollaro statunitense, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha sostanzialmente tenuto (+0,2%). Nella giornata di ieri l’indice tricolore del comparto utility e delle rinnovabili è tornato a beneficiare dell’ulteriore discesa dei rendimenti sui governativi europei, maggiormente accentuata sui titoli di Stato italiani ed europei sulla parte lunga della curva dei tassi.
A sostenere il Ftse Italia Servizi Pubblici ci ha pensato ancora una volta Enel (+0,8%), con la controllata Open Fiber che è vicina alla stipula di un prestito ponte con un pool di banche guidate da UniCredit, SocGen e Bnp Paribas finalizzata a un maxi-contratto di project financing fino a 3,5 miliardi da concludersi tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. Inoltre, gli stessi vertici della jv nata per portare la fibra ottica nelle aree meno popolate d’Italia sta trattando con la Banca europea per gli investimenti (Bei) per un prestito da 500 milioni. Debole, invece, A2A (-1,3%) nell’attesa dei risultati del secondo trimestre del 2017 che saranno comunicati il prossimo 31 luglio.
Un’altra seduta anonima per le Mid Cap del settore, con Acea (-1,0%) che praticamente ha perso quanto aveva guadagnato nella giornata di lunedì. Denaro, invece, su Ascopiave(+0,7%) che ritorna a 3,50 euro.
Tra le Small Cap, in evidenza ErgyCapital (+2,7%) mentre prevale la lettera su TerniEnergia (-1,4%) in una giornata caratterizzata da volumi ben inferiori a quelli visti nelle ultime settimane.