Partenza in rialzo per i listini europei, dopo i nuovi record di Wall Street di ieri sera e la mattinata tonica delle borse asiatiche. Intorno alle 9:10 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,3%, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte sono in progresso dello 0,6 per cento.
L’evento clou della giornata odierna è l’atteso meeting della Bce, che sarà seguito dalla consueta conferenza stampa di Mario Draghi. Gli operatori si aspettano che in questa occasione vengano evitati riferimenti alla possibilità di incrementare, in termini di ammontare o durata, gli acquisti di titoli. Una tappa necessaria per poi annunciare, in autunno, la graduale riduzione degli stimoli a partire dal 2018.
In mattinata si è riunita anche la Bank of Japan, che ha lasciato invariata la politica monetaria accomodante e ha posticipato il raggiungimento del target di inflazione, fissato al 2%, intorno alla fine del 2019. Una dinamica che ha indebolito lo yen, con il cambio USD/JPY tornato sopra quota 112 e il cross tra euro e yen in risalita a 129,1. L’euro/dollaro invece continua a scambiare intorno a 1,152, in attesa della Bce.
Fra le materie prime, il petrolio consolida i guadagni di ieri sera in scia al calo delle scorte di greggio, benzina e distillati, con Wti e Brent rispettivamente in area 47,2 e 49,6 dollari al barile.
Sul fronte macroeconomico, sono attesi in giornata i dati sulle vendite al dettaglio in giugno del Regno Unito, la fiducia dei consumatori della zona euro in luglio e alcuni indicatori americani, tra cui le richieste settimanali di disoccupazione, l’indice di fiducia commerciale della Fed di Filadelfia di luglio e l’indice principale di giugno.
In lieve aumento i rendimenti sull’obbligazionario, con il tasso del Btp che si posiziona al 2,19% e lo spread con il Bund intorno ai 165 punti base.
A Piazza Affari partono in flessione i bancari, con INTESA, UNICREDIT e BPER lievemente sotto la parità. Ben intonati i petroliferi in scia al rialzo del greggio, con SAIPEM che rimbalza a +1,1%, TENARIS a +0,8% ed ENI a 0,7 per cento.
Ancora acquisti su FERRARI (+0,5%) e STM (+0,6%), in grande spolvero nella seduta precedente, così come su RECORDATI (+1%) che ieri ha ottenuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione alla commercializzazione del farmaco antipsicotico Reagila.
Fra le utilities scambiano sulla parità A2A, in seguito al blocco della quota pari al 41,7% di EPCG da parte dell’Alta Corte di Pogdorica e TERNA, dopo il collocamento di un bond decennale da un miliardo. Ben intonata ENEL, in rialzo di mezzo punto percentuale.
Poco mossa in avvio anche TELECOM ITALIA (+0,1%), sotto la lente della Consob per la verifica dell’influenza esercitata da Vivendi.