Mercati – Prevista apertura in rialzo nel giorno della Bce

I futures sui principali indici europei guadagnano fino a mezzo punto percentuale, preannunciando un avvio positivo per le borse continentali, dopo i nuovi record di Wall Street di ieri sera e la mattinata tonica delle borse asiatiche.

Tutti in rialzo gli indici americani, con i recenti record storici nuovamente frantumati con l’eccezione del Dow Jones (solo intraday) che sale solo dello 0,3%, zavorrato dalla negativa performance di IBM (-6,7%). Buona la performance degli energetici, agevolati anche dalla risalita del petrolio, con il Wti sopra 47 dollari, in scia al calo delle scorte di greggio, benzina e distillati.

In mattinata i listini orientali risalgono ai massimi da circa un decennio, con Tokyo in progresso dello 0,6%, favorito dall’indebolimento dello yen. Una dinamica innescata dalla (non) decisione della Bank of Japan, che ha lasciato invariati i tassi e il programma di acquisti di titoli ma ha posticipato il raggiungimento del target di inflazione, fissato al 2%, intorno alla fine del 2019. Pertanto, la banca centrale nipponica dovrebbe mantenere una politica monetaria accomodante per un tempo ben superiore rispetto agli istituti degli altri Paesi.

L’evento clou della giornata odierna è ovviamente l’attesa riunione della Bce, che sarà seguita dalla consueta conferenza stampa di Mario Draghi. Gli operatori si aspettano che in questa occasione vengano tralasciati eventuali riferimenti alla possibilità di incrementare, in termini di ammontare o durata, gli acquisti di titoli. Una tappa necessaria per poi annunciare, in autunno, la graduale riduzione degli stimoli a partire dal 2018.

Sul fronte macroeconomico, sono attesi in giornata i dati sulle vendite al dettaglio in giugno del Regno Unito, la fiducia dei consumatori della zona euro in luglio e alcuni indicatori americani, tra cui le richieste settimanali di disoccupazione, gli indice di fiducia commerciale della Fed di Filadelfia di luglio e l’indice principale di giugno.

A Piazza Affari attenzione a FERRARI e STM, in grande spolvero nella seduta precedente, oltre agli energetici in scia alla risalita delle quotazioni del greggio.

Fra le utilities occhi puntati su TERNA, dopo il collocamento di un bond decennale da un miliardo e su A2A, in seguito al blocco della quota pari al 41,7% di EPCG da parte dell’Alta Corte di Pogdorica.

Da seguire anche TELECOM ITALIA, sotto la lente della Consob per la verifica dell’influenza esercitata da Vivendi.