Utility – Denaro sul comparto (+0,6%) trainato da Terna (+2%) e Snam (+1,6%)

Giornata di rialzi sui mercati azionari europei nell’attesa della conferenza stampa di oggi alle 14:30 del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Ieri Piazza Affari, dopo una mattinata all’insegna della cautela, ha imboccato la via del rialzo, sostenuta anche dai nuovi record storici di Wall Street. In particolare, il principale indice del listino milanese, cioè il Ftse Mib, ha concluso la seduta di ieri in progresso dello 0,6% rispetto alla chiusura di martedì, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha replicato perfettamente la performance giornaliera del paniere principale.

L’indice tricolore del comparto utility e delle rinnovabili non sembra, quindi, aver risentito del lieve aumento dei rendimenti sui titoli di Stato italiani praticamente lungo tutta la curva dei rendimenti. A guidare il rialzo di ieri del Ftse Italia Servizi Pubblici le due big dei business regolati, cioè Terna (+2%) e Snam (+1,6%), con la prima che ieri ha collocato con successo un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per un totale di 1 miliardo di euro nell’ambito del proprio Programma Euro medium term notes (Emtn) da 8 miliardi, a cui è stato attribuito un rating “BBB” da Standard and Poor’s, “(P)Baa1” da Moody’s e “BBB+” da Fitch. I titoli, con durata pari a 10 anni e scadenza in data 26 luglio 2027, pagheranno una cedola dell’1,375%, saranno emessi a un prezzo di 99,602%, con uno spread di 50 punti base rispetto al corrispondente tasso midswap.

Fanalino di coda tra le Big Cap del settore in esame, A2A (-0,1%) che è stata zavorrata dai rumours provenienti dalla stampa montenegrina relativi a un provvedimento di blocco della azioni della multi-utility lombarda in Epcg, pari al 41,7% del capitale, da parte dell’Alta Corte di Podgorica, su richiesta della Procura Speciale dello Stato del Montenegro. La stessa A2A, con un comunicato diffuso a metà pomeriggio, ha dichiarato che accertamenti sono in corso allo scopo di verificare la sussistenza, i contenuti e le ragioni di un simile provvedimento, non essendo ancora stato notificato alcun atto alla società, che intende tutelare i propri diritti in ogni sede utile.

Nel segmento delle Mid Cap, denaro su Iren (+1%), con il primo cittadino del capoluogo piemontese, Chiara Appendino e il neo eletto del capoluogo ligure, Marco Bucci, che si sono incontrati martedì a Torino per discutere delle questioni relative alla governance della multi-utility quotata. I due enti locali, attraverso Finanziaria Sviluppo Utilities che è controllata pariteticamente dal Comune di Torino e dal Comune di Genova, hanno il 35,96% del capitale ordinario di Iren. Dal colloquio è emerso soltanto che i due sindaci di Torino e Genova si rivedranno il prossimo due agosto nella città della Lanterna e che secondo Bucci l’integrazione tra la stessa Iren e Amiu, la società genovese attiva nella raccolta dei rifiuti, non è all’ordine del giorno.

Tra le società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, sono ritornati gli acquisti su TerniEnergia (+2,2%) e su Acsm-Agam (+1,7%) mentre prevale la lettera sul Gruppo Waste Italia (-2%). Lieve rialzo per Falck Renewables (+0,5%), con il consiglio di amministrazione del gruppo di Sesto San Giovanni che dato il via libera all’accordo con la norvegese Svelgen Kraft Holding, già annunciato al mercato lo scorso 10 luglio, per l’acquisizione di due progetti eolici autorizzati in partnership con un energy player locale e l’accesso ad una pipeline potenziale di circa 200 MW di progetti eolici.