A2A valuterà tutte le iniziative per tutelare i propri interessi dopo il blocco delle azioni Epcg disposto dall’Alta corte di Podgorica su richiesta della Procura speciale dello Stato del Montenegro e proseguirà il dialogo con il governo del Paese balcanico per ottenere il soddisfacimento degli obblighi previsti dagli accordi sulla cessione del proprio 41,7% del capitale.
Lo stesso amministratore delegato di A2A, Valerio Camerano, ha confermato la linea che verrà seguita nelle prossime settimane dai vertici del gruppo quotato per cercare di portare a termine l’operazione di cessione.
Camerano ha poi sottolineato che il premier del Montenegro ha confermato che i diritti del gruppo italiano derivanti dall’esercizio dell’opzione put rimangono pienamente garantiti e che pertanto il dialogo con il governo punterà a esigere il completamento delle obbligazioni che sono previste dagli accordi che prevedono un corrispettivo di 250 milioni di euro, pagabili in sette rate annuali a partire dal primo maggio 2018.
Alle ore 13:25, le azioni A2A sono in flessione dello 0,5%, a fronte di un rialzo dello 0,3% del Ftse Italia Servizi Pubblici e di un calo dello 0,7% del Ftse Mib.