Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso dello 0,2%, nel giorno del meeting del meeting della Bce. Nella consueta conferenza stampa al termine della riunione Mario Draghi ha confermato il Qe fino a dicembre e anche oltre se necessario, aggiungendo che non si è ancora iniziato a discutere del tapering. In seguito alle parole del governatore l’euro ha ripreso a salire, portando il cambio con il dollaro sopra quota 1,16.
Lievemente positivo invece IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a +0,4% sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,3%).
Ben intonata la big cap Stm che archivia le contrattazioni a +0,7% mentre la mid cap Reply arretra dell’1,4 per cento.
Fra le small cap avanza Digital Bros (+2,4%), mentre arretrano Tiscali (-3,1%) e Be (-5,7%), il cui Cda ha deliberato la nomina per cooptazione di Alberto Mocchi quale amministratore indipendente, in sostituzione del dimissionario Umberto Quilici.
Nel comparto tlc male Telecom Italia (-2%), i cui uffici di Roma e Milano sarebbero stati ispezionati dalla guardia di finanza, su mandato della Consob. Obiettivo dell’ispezione sarebbe stata l’acquisizione di documenti e informazioni per fare luce sul ruolo del socio francese Vivendi nella gestione del colosso italiano delle telecomunicazioni.