Il Ftse Mib ha archiviato in ribasso dell’1,3% a 21.202 punti la scorsa ottava, caratterizzata principalmente dall’impennata dell’euro a seguito della riunione della Bce di giovedì. La moneta unica, infatti, si è portata sui massimi di due anni nei confronti del dollaro, dopo che Draghi ha confermato che l’Eurotower comincerà in autunno a discutere della possibilità di allentare il tapering.
Sotto pressione il comparto europeo delle quattro ruote, con l’indice settoriale che ha segnato un -3,9% w/w appesantito in particolare dalle indiscrezioni circolate venerdì circa l’ipotesi che l’industria tedesca dell’auto abbia operato come cartello a partire dal 1990.
Perdite più contenute, invece, per il settore italiano, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -0,8% w/w grazie soprattutto alla buona performance di Ferrari (+3,6% w/w).
Le azioni della rossa, infatti, hanno più volte aggiornato il proprio massimo storico, con un picco oltre gli 86 euro, in scia alla prospettiva di un secondo trimestre molto positivo, con i risultati che verranno pubblicati il prossimo 2 agosto.
Per contro, le vendite hanno prevalso sulle altre big cap Fca (-4,2% w/w), Cnh (-4,3% w/w) e Brembo (-2,8% w/w). Nel settore delle piccole e medie capitalizzazioni, infine, prosegue la fase di correzione di Sogefi (-8,3% w/w), mentre gli acquisti hanno premiato ancora Landi Renzo (+4% w/w), che ha triplicato il proprio valore da inizio anno.