Mercati – Milano a +0,6%, acquisti su banche e Telecom Italia

Borse europee contrastate ma in recupero rispetto alla mattinata, agevolate in parte anche dalle quotazioni in risalita del greggio. Intorno alle 15:55, poco dopo l’avvio incerto di Wall Street, il Ftse Mib di Milano scambia in modesto rialzo (+0,6%), così come il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), mentre il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-1%) permangono in territorio negativo.

Stamane l’attenzione si è concentrata prevalentemente sul vertice di San Pietroburgo tra Paesi produttori di petrolio, oltre che sui dati macro con la pubblicazione degli indici Pmi manifatturiero e servizi preliminari di luglio di Francia, Germania e dell’Eurozona.

Secondo quanto emerso dal meeting, la Nigeria ha accettato di porre un tetto all’output a 1,8 milioni di barili, mentre l’Arabia Saudita è pronta, se necessario, a estendere ulteriormente il periodo di taglio alla produzione. Il Paese arabo ha, inoltre, reso noto che ad agosto potrebbe limitare le esportazioni di petrolio a 6,6 milioni di barili al giorno. Indiscrezioni che consentono al greggio di guadagnare quasi un punto percentuale, con Wti e Brent in rialzo rispettivamente a 48,5 e a 46,2 dollari al barile.

Intanto, sul Forex il dollaro risale lievemente nei confronti dell’euro, pur rimanendo in prossimità dei minimi degli ultimi giorni con il cambio EUR/USD in area 1,164. Dollaro parzialmente penalizzato anche dalle stime del Fmi, che ha rivisto al ribasso il Pil Usa dal 2,3% al 2,1% nel 2017 e dal 2,5% al 2,1% nel 2018. Il tutto in attesa della Fed, che si riunirà domani e mercoledì per valutare le prossime mosse di politica monetaria.

Sull’obbligazionario, infine, il differenziale tra Btp e Bund si colloca in area 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve calo al 2,04 per cento.

A Piazza Affari spiccano i bancari UBI (+4,3%) e BANCO BPM (+2,8%), oltre a TELECOM ITALIA (+3,8%), nel giorno in cui si sta definendo l’uscita dell’attuale Ad Flavio Cattaneo.

Fra gli altri istituti di credito, da cui Morgan Stanley attende risultati positivi nell’imminente tornata di trimestrali, avanzano anche INTESA (+0,6%) e UNICREDIT (+1,2%) mentre arranca BPER (-0,3%), dopo il downgrade di Kepler Cheuvreux che ha abbassato il target price a 5 euro con giudizio ‘hold’.

Ben intonate BANCA GENERALI (+2,3%) e RECORDATI (+2,1%), mentre in fondo al listino FERRAGAMO cede lo 0,7 per cento. Tra i petroliferi risalgono ENI (+0,6%) e SAIPEM (+0,9%), favorite dalle indicazioni provenienti dalla Russia.

In rialzo dell’1,2% LUXOTTICA che pubblicherà oggi a mercati chiusi i risultati del secondo trimestre 2017. In progresso dello 0,6%, infine, ATLANTIA, che sembra favorita su Acs nella partita per Abertis.