Mercati – Milano resiste alle vendite, focus su dati macro e petrolio

Dopo un avvio incerto le borse europee prendono la via del ribasso, ad eccezione del Ftse Mib che si difende attestandosi intorno alla parità. Intorno alle 12:00, infatti, il listino milanese è invariato, seguito dal Cac 40 di Parigi (-0,2%), dall’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), dal Dax di Francoforte (-0,6%) e dal Ftse 100 di Londra (-1,1%).

Mattinata ricca di appuntamenti sul fronte macroeconomico, con la pubblicazione degli indici Pmi manifatturiero e servizi preliminari di luglio di Francia, Germania e dell’Eurozona, che hanno evidenziato perlopiù un rallentamento dello sviluppo rispetto al mese precedente.

Più nel dettaglio, il Pmi manifatturiero francese è l’unico a registrare inaspettatamente un incremento (a 55,4 punti) mentre gli stessi indicatori relativi a Germania ed Eurozona sono calati rispettivamente a 58,3 punti (da 59,6) e a 56,8 punti (da 57,4).

I dati di giugno sul commercio estero italiano, invece, hanno mostrato uno sviluppo su base tendenziale di import ed export, ma anche una flessione rispetto al mese di maggio, soprattutto delle importazioni (-5,3%). In diminuzione nel complesso il surplus commerciale, da +3.460 milioni di un anno prima a +3.278 milioni di giugno 2017.

Intanto, sul Forex il dollaro si mantiene sui minimi di circa due anni nei confronti dell’euro, con il cambio EUR/USD in area 1,166. Scende ancora, inoltre, il dollaro/yen a 110,7, dopo che il Fmi ha rivisto al ribasso il Pil Usa dal 2,3% al 2,1% nel 2017 e dal 2,5% al 2,1% nel 2018, mentre ha alzato le stime di crescita del Giappone.

Tra le materie prime resta poco mosso il petrolio con il Brent (+0,2%) a 48,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 45,8 dollari, in attesa di novità del vertice tra i produttori Opec e non Opec in corso di svolgimento a San Pietroburgo.

Sull’obbligazionario, infine, il differenziale tra Btp e Bund si colloca in area 155 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve calo al 2,04 per cento.

A Piazza Affari gli acquisti premiano soprattutto TELECOM ITALIA (+2,7%), che riunisce oggi il cda per formalizzare l’uscita dell’attuale Ad Flavio Cattaneo.

Andamento contrastato per i bancari, con UBI in evidenza a +1,9% mentre in fondo al listino scivola BPER (-2,2%), dopo il downgrade di Kepler Cheuvreux che ha abbassato il target price a 5 euro con giudizio ‘hold’.

Fra le utilities avanza ITALGAS (+1,4%), su cui gli analisti di Deutsche Bank hanno confermato la raccomandazione ‘hold’, migliorando il prezzo obiettivo da 4,3 euro a 4,4 euro.

In rialzo dell’1% LUXOTTICA che pubblicherà oggi a mercati chiusi i risultati del secondo trimestre 2017. In progresso di mezzo punto percentuale, infine, ATLANTIA, sempre alle prese con la questione Abertis e con la possibile contro opa di Acs.