Mercati – Partenza sulla parità, in luce Tim

Partenza incerta per le borse europee, che dopo pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni scambiano poco distanti dalla parità. Intorno alle 9:20 il Ftse Mib di Milano segna un -0,1%, il Ftse 100 di Londra un -0,3% e il Dax di Francoforte un -0,2 per cento. Sostanzialmente invariato l’Ibex 35 di Madrid, mentre sale dello 0,1% il Cac 40 di Parigi.

Sul fronte macro, in uscita oggi gli indici Pmi manifatturiero e servizi preliminari di luglio di Francia, Germania, dell’Eurozona e degli Usa. Sempre dall’altra parte dell’oceano, inoltre, verranno pubblicati i dati di giugno sulle vendite di abitazioni esistenti.

Intanto, il dollaro si mantiene sui minimi di circa due anni nei confronti dell’euro, con il cambio EUR/USD in area 1,165. Scende ancora, inoltre, il dollaro/yen a 110,9, dopo che il Fmi ha rivisto al ribasso il Pil Usa dal 2,3% al 2,1% nel 2017 e dal 2,5% al 2,1% nel 2018, mentre ha alzato le stime di crescita del Giappone.

Tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent (+0,3%) a 48,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 45,8 dollari, in attesa del vertice tra i produttori Opec e non Opec in Russia e dopo che i dati Baker Hughes pubblicati lo scorso venerdì hanno mostrato un calo dei pozzi di perforazione oil Usa di un’unità a 764, interrompendo così una salita di 25 settimane nelle ultime 26.

Sull’obbligazionario, infine, il differenziale tra Btp e Bund riparte in area 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano sostanzialmente stabile al 2,06 per cento.

Tornando a Piazza Affari, in avvio gli acquisti premiano soprattutto TELECOM ITALIA (+1,5%), che oggi dovrebbe riunire il proprio cda per formalizzare l’uscita dell’attuale Ad Flavio Cattaneo.

Bene anche YNAP (+1%) e LUXOTTICA (+0,8%), che pubblicherà oggi a mercati chiusi i risultati del secondo trimestre 2017. In lieve rialzo GENERALI (+0,2%) con il ceo Philippe Donnet che ha dichiarato che il Gruppo non lascerà le proprie attività in Francia.

Poco sotto la parità, invece, ATLANTIA (-0,2%) sempre alle prese con la questione Abertis, con Acs che si starebbe preparando al lancio di una potenziale contro opa. Scivolano in coda al listino principale, infine, BPER (-2,1%), ENEL (-1,4%) e MEDIASET (-0,7%).