Il Ftse Mib chiude in ribasso dell’1,3% l’ottava dal 17 al 21 luglio, caratterizzata dalla riunione della Bce di giovedì, in cui il presidente Draghi ha confermato l’impegno a mantenere, e se necessario incrementare, gli stimoli monetari, ma ha anche fatto intendere che dalla prossima riunione si comincerà a parlare di tapering.
In lieve rialzo invece il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che nell’ottava chiude a +0,4%, sovraperformando l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (-0,4%). A livello internazionale si segnalano i conti sotto le aspettative di Ericsson e quelli positivi dell’olandese Asml, che ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato per il 2017.
La big cap Stm termina la settimana a +0,6%, mentre la mid cap Reply chiude a -2,1 per cento.
Nel paniere delle small cap spicca Digital Bros (+7,5%), mentre arretra Retelit (-7,5%). In ribasso anche Be (-4,7%), il cui Cda ha deliberato la nomina per cooptazione di Alberto Mocchi quale amministratore indipendente, in sostituzione del dimissionario Umberto Quilici.
Debole Tecnoinvestimenti (-1,8%), con il socio Cedacri che potrà esercitare la prima tranche del warrant 2016-2019.
Fra le tlc chiude in frazionale rialzo Telecom Italia (+0,5%), i cui uffici di Roma e Milano sarebbero stati ispezionati dalla guardia di finanza, su mandato della Consob. Obiettivo dell’ispezione sarebbe stata l’acquisizione di documenti e informazioni per fare luce sul ruolo del socio francese Vivendi nella gestione del colosso italiano delle telecomunicazioni. Il 24 luglio si terrà inoltre il cda per definizione rapporti con Cattaneo.
Nel comparto tlc si segnala anche che Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Telecom Italia, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali, per complessivi 9 milioni, per avere adottato condotte illecite in violazione delle norme del codice del consumo di recepimento della consumer rights.
Sul Nyse si ricorda l’estensione di 3 anni da parte di Igt del contratto di fornitura con la New York Lottery.