Oggi nel tardo pomeriggio Ei Towers pubblicherà i conti consolidati al 30 giugno 2017. Il consensus fornito dalla società delle torri controllata da Mediaset, che ha raccolto le stime degli analisti, si attende un primo semestre 2017 col segno più, una dinamica riconducibile prevalentemente alle azioni del management volte alla riduzione dei costi e ad una crescita organica.
I ricavi caratteristici attesi sono pari a 130 milioni, in progresso del 5% rispetto all’analogo periodo del 2016.
L’Ebitda, al netto di costi non ricorrenti stimati per 0,5 milioni, dovrebbe attestarsi a 65,3 milioni (con un margine del 49,9%), in progresso del 7,7%; ricomprendendo gli oneri straordinari, il margine operativo lordo dovrebbe salire dell’11,6% a 64,9 milioni (con un margine del 50,2%).
L’Ebit è atteso a 46 milioni (con un margine del 35,4%), in progresso del 18,3%, beneficiando in parte da minori ammortamenti ed accantonamenti che dovrebbero diminuire dell’1,9 per cento.
L’utile netto è stimato pari a 28,3 milioni, in crescita del 24%, grazie a un minore tax rate (-2,5 punti percentuali) controbilanciato in parte da maggiori oneri finanziari (+7,1%).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 dovrebbe esprimersi in 296 milioni, in aumento di 153,4 milioni rispetto a fine 2016.
Commento
In occasione della presentazione dei conti al 31 marzo 2017 il management aveva confermato gli obiettivi e la guidance per fine anno che prevede un Ebitda di 127 milioni, investimenti di mantenimento intorno ai 12 milioni e un tax rate in un range fra 31 e 32 per cento.
Anche nel 2017 l’obiettivo del gruppo sarà quello di sviluppare l’attività sia per linee interne che tramite crescita esterna, con particolare riferimento ai settori delle telecomunicazioni mobili e del broadcasting radiofonico, che potrebbero generare 3-4 milioni di Ebitda in più.
Nel frattempo, il piano di riacquisto di azioni proprie (3,51% al 20 luglio 2017) sta procedendo con risultati migliori di quelli originariamente attesi dal management, che prevede di raggiungere già entro la fine dell’esercizio in corso l’obiettivo di riacquistare il 5% del capitale.
Considerando il dividendo straordinario già distribuito (3,6 euro) ed il dividendo ordinario proposto (1,80 euro), il piano di buy back e le attese acquisizioni di società ed assets, i vertici aziendali stimano che a fine 2017 il leverage (Net Debt/Ebitda) dovrebbe attestarsi nell’intorno del target previsto di 2,5x.