Nel secondo trimestre 2017 ePrice riporta ricavi pari a 45,4 milioni, in crescita del 9,3% rispetto al pari periodo del 2016.
Il business principale rappresentato da Elettronica Elettrodomestici e altri prodotti, pari al 91,6% del totale, registra una crescita dell’8,4% a 41,6 milioni. Positivo anche l’andamento dei Servizi/altri ricavi (8,4% del totale), aumentati del 21,4% a 3,8 milioni.
L’indicatore Gross Merchandise Volume (Gmv), che rappresenta la spesa effettiva dei clienti sui siti e-Commerce e sul marketplace e che comprende i ricavi dei prodotti, spedizioni e volumi generati da 3PMarketplace, al netto dei resi e Iva, risulta pari a 61 milioni (+11,8%).
Nell’intero primo semestre 2017 ePrice presenta ricavi pari a 91,2 milioni, in progresso dell’8,9% rispetto agli 83,7 milioni del corrispondente periodo 2016 predisposto pro-forma al fine di rendere omogeneo il confronto tra i due periodi a seguito delle dismissioni delle divisioni Vertical Content e Saldiprivati, avvenute nel corso del 2016.
I ricavi realizzati dalla componente Elettronica Elettrodomestici ed altri prodotti (91,1% del totale), si attestano a 83,1 milioni (+8% a/a) mentre i Servizi ed altri ricavi che rappresentano la rimanente quota, apportano 8,1 milioni, in crescita del 18,8% a/a.
Nel primo semestre 2017 il Gmv è pari a 121,5 milioni, segnando un progresso del 12,8% e beneficiando in gran parte del forte contributo del marketplace, che cresce del 55% circa rispetto al primo semestre 2016.
Riguardo al futuro il management afferma che “Sulla base del primo semestre 2017 e delle prime evidenze di luglio ci attendiamo di continuare a crescere in termini di GMV a un ritmo superiore al mercato di riferimento e di generare nel secondo semestre 2017 una crescita del Gmv ricompresa nel range 20-25%. Tale obiettivo si basa sull’assunzione che il mercato online cresca nel secondo semestre ad un tasso di crescita superiore rispetto a quello sin qui osservato”.
Intorno alle 16:35 il titolo segna un rialzo di oltre il 3% a 3,73 euro sovraperformando il relativo indice settoriale Ftse Italia Commercio di circa il 2,3 per cento.