Prosegue in territorio positivo la seduta dei listini europei. Poco prima delle 12:00 il Ftse Mib avanza dello 0,7%, lievemente arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+0,8%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%). Variazione più contenuta per il Dax di Francoforte (+0,5%) mentre l’Ibex 35 di Madrid guadagna l’1,3 per cento.
A sostenere gli indici continentali sono giunte anche indicazioni positive dall’agenda macro, con l’indice Ifo di luglio in Germania. L’indicatore relativo alla fiducia delle imprese tedesche è salito oltre le attese, raggiungendo un nuovo massimo a 116 punti, a fronte dei 115,2 di giugno e dei 114,9 previsti per il mese corrente. Un segnale che la prima economia europea “procede a pieno ritmo” e il sentiment delle aziende è “euforico”, così come dichiarato dal numero uno di Ifo, Clemens Fuest.
In territorio nazionale, invece, gli ordinativi all’industria di maggio hanno evidenziato un netto incremento sia su base mensile (+4,3%) sia rispetto ad un anno prima (+13,7%), anche se la media degli ultimi tre mesi mostra una diminuzione dell’1% dell’indice.
In attesa che la Fed comunichi domani le proprie decisioni di politica monetaria il dollaro resta sui minimi di periodo nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,166) mentre il cambio fra biglietto verde e yen torna a salire, riportandosi a 111,4.
Tra le materie prime avanza il petrolio, con Wti e Brent in rialzo di circa un punto percentuale rispettivamente a 46,8 e a 49,1 dollari al barile. A sostenere le quotazioni del greggio contribuiscono ancora gli impegni presi ieri dall’Opec per limitare la produzione, oltre ai segnali di rallentamento dal mondo dello shale oil americano, in attesa dei dati sulle scorte statunitensi dell’Api (oggi) e dell’Eia (domani).
A Piazza Affari spicca LUXOTTICA (+2,7%), in scia ai conti semestrali pubblicati ieri a mercati chiusi. Acquisti anche su POSTE ITALIANE (+2,2%) e LEONARDO (+2,1%), oltre che su GENERALI (+1,8%).
Tra i bancari avanzano UBI (+2%) e UNICREDIT (+1,7%), mentre INTESA è più arretrata a +0,6 per cento.
Denaro su TELECOM ITALIA (+1,4%), dopo l’ufficialità del divorzio tra l’Ad Flavio Cattaneo e la società, con una buonuscita di circa 25 milioni. Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo direttore generale di Telecom Italia dovrebbe essere l’israeliano Amos Genish, attuale Chief Convergence Officer di Vivendi. A completare l’assetto di vertice ci sarebbero Arnaud de Puyfontaine come presidente e Giuseppe Recchi nelle vesti di amministratore delegato.
I risultati penalizzano SAIPEM (-1,6%), mentre scambiano poco mosse CNH (+0,1%) e STM (+0,3%) in attesa della diffusione dei dati contabili domani.