Utility – Indice di settore penalizzato dallo stacco cedola di Enel

Nella prima seduta della settimana il Ftse Italia Servizi Pubblici ha lasciato sul terreno lo 0,5% rispetto alla chiusura della scorsa ottava, registrando una performance giornaliera analoga allo Stoxx Europe 600 Utilities, ma inferiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib, che ha guadagnato lo 0,6 per cento.

A pesare sull’andamento di ieri del paniere italiano del comparto utility e delle rinnovabili, lo stacco della cedola da 0,09 euro da parte di Enel (-1%). Scorporando dal prezzo di chiusura di venerdì, pari a 4,91 euro, l’ammontare del dividendo staccato, le quotazioni dei titoli del colosso elettrico italiano avrebbero portato a casa un rialzo dello 0,8% rispetto alla chiusura di venerdì, con effetti positivi anche sul Ftse Italia Servizi Pubblici alla luce dell’elevata capitalizzazione del gruppo guidato da Francesco Starace, la maggiore del listino milanese.

Tra le Big Cap del settore in esame, il titolo che ha registrato il rialzo giornaliero maggiore è stato Snam (+1%) che sempre ieri ha annunciato di aver firmato un accordo con Eda Thess, uno dei principali operatori infrastrutturali gas della Grecia, finalizzato a sviluppare ambiti di collaborazione a supporto della gestione e dello sviluppo del sistema infrastrutturale gestito dalla società greca, in vista della fase finale del processo di apertura del mercato domestico a terzi. Ricordiamo che il gruppo guidato da Marco Alverà pubblicherà i risultati del 2° trimestre del 2017 domani mattina prima dell’apertura dei mercati.

Lieve recupero (+0,4%) per A2A nella prima seduta della nuova ottava dopo la discesa del 3,4% registrata nel corso della scorsa settimana. Ieri mattina è stata pubblicata da “Affari & Finanza” un’intervista rilasciata dall’amministratore delegato della multi-utility lombarda, Valerio Camerano, in cui si apre a possibili e imminenti acquisizioni nel business della produzione di energia elettrica da fonte eolica e fotovoltaica.

Nel segmento delle Mid Cap, lettera su Acea (-1,5%) che nel corso dell’ultimo week-end è stata al centro delle polemiche per aver contribuito, insieme alla gravissima siccità, all’abbassamento del livello dell’acqua del Lago di Bracciano. Per evitare il prosciugamento del bacino naturale, la Regione Lazio ha intimato ai vertici della multi-utility capitolina di sospendere il prelievo dell’acqua dal 28 luglio. Decisione contro cui il top management di Acea ha deciso di ricorrere dato che in assenza di precipitazioni si arriverebbe al razionamento della fornitura d’acqua nella città di Roma. È necessario sottolineare che l’attuale sistema tariffario non è legato all’andamento dei volumi distribuiti e pertanto l’impatto della decisione della Regione Lazio sui conti di Acea è praticamente nullo. L’emergenza di queste settimane, invece, potrebbe costringere il gruppo guidato da Alberto Irace ad aumentare gli investimenti nella manutenzione della rete idrica dato che nell’area di Roma le perdite delle condutture arrivano fino al 44% di quanto distribuito.

Nell’ambito delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, la migliore performance della giornata di ieri è stata portata a casa da Acsm-Agam (+2%) che è così tornata sopra la soglia di 2 euro. Vendite, invece, su ErgyCapital (-1,7%).