Il gruppo ha presentato risultati trimestrali nel complesso solidi, con una crescita dell’Ebit superiore alle attese e il miglioramento della guidance 2017. Ha deluso però l’indebitamento industriale netto, risultato sostanzialmente costante, mentre i nuovi target risultano ampiamente in linea al consensus, non portando dunque ad un rialzo delle stime.
Cnh ha chiuso il secondo trimestre 2017 con ricavi in crescita su base annua del 2,9% a 6.948 milioni di dollari, mentre i ricavi di vendita netti delle Attività Industriali sono saliti del 3,2% a 6.655 milioni.
L’Ebit, invece, ha registrato un incremento del 7,2% a 523 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 7,5% (+30 basis point), mentre l’utile operativo delle Attività Industriali è stato pari a 481 milioni (+6,2%) con un margine operativo del 7,2% (+20 basis point).
Nel dettaglio, il fatturato della divisione Macchine per l’Agricoltura è aumentato del 3% a 2.893 milioni, per effetto di una forte ripresa della domanda in sud America e del buon contributo dell’area Apac ed Emea. Ancora in difficoltà, invece, l’area Nafta, che ha scontato una domanda sfavorevole nelle linee di prodotto dei cereali a seme piccolo e della fienagione e foraggio.
L’utile operativo è stato pari a 303 milioni, con un margine operativo del 10,5% (-20 basis point), frutto di volumi favorevoli in area Latam e di un miglioramento dei prezzi netti, controbilanciato dalla debolezza e il mix negativo in nord America e dall’incremento delle spese di ricerca e sviluppo.
Le Macchine per le Costruzioni hanno registrato un incremento dei ricavi del 13,6% a 676 milioni, principalmente per effetto di un rafforzamento dei mercati in Nafta e Apac.
L’utile operativo è stato pari a 17 milioni, in linea al secondo trimestre 2016, con un margine operativo pari a 2,5% (-0,4 punti basis point). L’andamento favorevole dei volumi è stato compensato dall’impatto sfavorevole dei cambi sul costo del prodotto, mentre i prezzi netti sono rimasti stabili in tutti i principali mercati.
Il segmento dei Veicoli Commerciali ha evidenziato una flessione del giro d’affari dello 0,8% a 2.575 milioni, con i maggiori volumi in Apac e Latam compensati dalla contrazione nei veicoli commerciali e negli autobus in Emea, principalmente per effetto delle anticipazioni, nel 2016, di acquisti di veicoli Euro VI nella gamma dei veicoli leggeri.
L’utile operativo è stato pari a 91 milioni, con un margine operativo pari al 3,5% (-0,4 punti basis point), in diminuzione del 9% principalmente a causa dei minori volumi e del mix sfavorevole in Emea.
Infine, la divisione Powertrain ha segnato un incremento dei ricavi dell’11% a 1.136 millioni, con un utile operativo in crescita del 48,5% a 98 milioni e un margine del 8,6% (+210 basis point) grazie ai maggiori volumi e alle efficienze di produzione.
La bottom line evidenzia un utile netto quasi raddoppiato a 246 milioni e un utile netto adjusted aumentato del 23,1% a 266 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale risulta sostanzialmente in linea al 31 marzo 2017 a 2,1 miliardi, con una generazione di cassa dalle attività industriali di oltre 400 milioni, compensata dal pagamento di 161 milioni di dividendi a maggio e dall’impatto del cambio sul debito denominato in euro.
Cnh ha migliorato la guidance 2017, portando l’obiettivo per l’intero esercizio in termini di ricavi e di eps adjusted al limite superiore dei rispettivi intervalli, rispettivamente a 24 miliardi e a 0,41 dollari per azione. Invariato invece il target sull’indebitamento netto industriale, previsto pari a 1,4-1,6 miliardi.
Dopo l’iniziale tonfo, con un minimo intraday a 9,56 euro, il titolo si è parzialmente ripreso segnando intorno alle 17:00 un +0,2% a 9,88 euro, in seguito alle rassicurazioni arrivate durante la conference call da parte del management sulla ripresa in atto nei principali mercati di riferimento.