I conti del primo semestre 2017 del gruppo Gedi, nato dall’integrazione del Gruppo Espresso e Itedi, a parità di perimetro di consolidamento, registrano un aumento dei ricavi a 287,3 milioni (+1,6%), per effetto combinato della flessione dei ricavi diffusionali e l’aumento della raccolta pubblicitaria (+8,2%). In progresso l’Ebit a 15,9 milioni (+1,3%), mentre l’utile netto di competenza si ferma a 7,4 milioni (-28%) per l’aumento degli oneri finanziari netti e per la maggiore imposizione fiscale. A fine giugno il gruppo presenta disponibilità finanziarie nette in diminuzione a 26,4 milioni, dai 31,7 milioni di fine 2016, ma in aumento se confrontata con i 18,2 milioni di fine giugno 2016.
In relazione all’integrazione con Itedi, perfezionata lo scorso giugno, il management ha riclassificato i dati del gruppo del primo semestre 2016 tenendo conto della cessione delle testate “Alto Adige”, “Il Trentino”, “Il Centro”, “La Citta di Salerno” e “La Nuova Sardegna”, al fine di rendere omogeneo il confronto con i due periodi. Per tutte le testate è stata mantenuta la raccolta pubblicitaria in capo alla concessionaria A.Manzoni&C.
Il primo semestre 2017 si è chiuso con ricavi consolidati per 287,3 milioni, in crescita dell’1,6% rispetto al dato pro-forma del medesimo periodo 2016.
In dettaglio, i ricavi diffusionali consolidati sono diminuiti del 5,7% a 84,3 milioni, mentre la raccolta pubblicitaria è cresciuta dell’8,2%, con una flessione pari al 4,3% sui mezzi del gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia, La Stampa ed il Secolo XIX, per la pubblicità nazionale.
Per quanto riguarda i mezzi del gruppo, mentre la raccolta radio è cresciuta del 5%, confermando il positivo trend, e quella su internet ha mostrato un lieve aumento dello 0,8%, la raccolta su stampa ha registrato un calo significativo (-8,7%), penalizzata dall’andamento del mercato dei quotidiani e dei periodici, che si è riflesso in particolare sul quotidiano nazionale, mentre i locali hanno mostrato una contrazione più contenuta.
Stabile l’Ebitda a 22,7 milioni (-0,4%), mentre l’Ebit cifra in 15,9 milioni, in aumento dell’1,3% in relazione ai minori ammortamenti e svalutazioni del periodo (-4,2% a 6,9 milioni), con un marginalità sostanzialmente stabile al 5,5% (5,6% il dato pro-forma 2016).
L’utile netto finale si è tuttavia sceso a 7,4 milioni, in calo del 28,2% rispetto al dato pro-forma del primo semestre 2016, dopo aver sostenuto oneri finanziari netti più che raddoppiati a 5,3 milioni, principalmente a seguito al fair value attribuibile delle frequenze del digitale terrestre implicite nel valore della partecipazione in Persidera, rilevato a partire da fine 2016.
A fine giugno 2017 la posizione finanziaria netta del gruppo è positiva per 26,4 milioni, in diminuzione rispetto ai 31,7 milioni di fine 2016, ma in aumento dai 18,2 milioni di fine giugno 2016. Il decremento rispetto a fine 2016 è dovuto al consolidamento di Itedi che ha apportato un indebitamento finanziario netto negativo di 7,8 milioni.