Il Ftse Mib chiude la terza seduta consecutiva in rialzo con un +0,6% sostenuto dagli acquisti sul comparto energetico in scia al rialzo del greggio dopo la diffusione dei dati sulle scorte americane migliori delle attese, calate di 7,2 milioni di barili.
Pausa di riflessione, invece, per il comparto bancario dopo i rialzi degli ultimi giorni. L’indice termina flat a fronte del +0,5% di quello europeo.
Nel listino principale acquisti su Intesa Sanpaolo (+0,6%) con la banca che dovrebbe selezionare, entro il week end, i potenziali investitori interessati ad acquistare un portafoglio di crediti immobiliari problematici per 1,35 miliardi.
Su Ubi (-1%) e Unicredit (-0,4%) scattano parziali realizzi dopo i guadagni delle ultime sedute.
Termina invariato Banco Bpm, con il mercato che resta in attesa della riorganizzazione del private banking, del corporate finance e dell’asset management da parte della banca, su cui potrebbero emergere novità in occasione della presentazione dei risultati del secondo trimestre fissata per il prossimo 4 agosto.
Tra le Small Cap parziali prese di beneficio su Creval (-1,9%) dopo lo scatto di quasi il 6% messo a segno nelle due sedute precedenti.
Piccolo recupero, invece, per Carige (+0,3%) dopo il rosso degli ultimi giorni. Il titolo è stato sostenuto anche dalla nomina del nuovo responsabile della divisione che si occuperà della gestione dei crediti problematici. Tale nomina rappresenta un ulteriore passo avanti per ridurre l’esposizione negli npl.