Edison – L’Ebitda balza del 25,3% nel 1° sem. 2017. Migliora la guidance sull’anno

Il gruppo di Foro Buonaparte ha registrato nei primi sei dell’anno in corso ricavi di vendita pari a 4,97 miliardi di euro, in flessione del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2016 a causa soprattutto dei minori proventi da contratti derivati di copertura in relazione alla dinamica dei prezzi, che hanno determinato un impatto soprattutto sulla filiera idrocarburi. I ricavi di questo settore di attività, pari a 2,82 miliardi, hanno infatti subito una contrazione del 9,3% su base annua, nonostante l’incremento delle vendite. In lieve calo (-4% su base annua) i ricavi della filiera energia elettrica, pari a 2,54 miliardi, a causa della diminuzione dei volumi venduti per effetto di una diversa ottimizzazione di portafoglio, che ha più che compensato l’aumento dei prezzi medi di vendita e il contributo di Fenice2 per 184 milioni (94 milioni nel 1° semestre del 2016).

Questi numeri sono stati conseguiti all’interno di uno scenario energetico italiano caratterizzato da un deciso aumento della domanda e dei prezzi di energia elettrica e gas rispetto allo stesso periodo dello scorso anno provocato dallo scostamento delle temperature dalle medie stagionali nei mesi di gennaio e giugno, ma anche dalla minor disponibilità di energia elettrica dall’estero registrata all’inizio dell’anno. Positivo anche l’andamento dei prezzi del petrolio che nel periodo gennaio-giugno del 2016 si sono attestati su un valore medio di 52,8 dollari il barile rispetto a 41 dollari il barile nello stesso periodo del 2016, seppur con un trend discendente nel corso dei sei mesi.

A livello di risultati della gestione caratteristica, l’Ebitda di Edison nel 1° semestre del 2017 è aumentato del 25,3% su base annua, raggiungendo quota 425 milioni grazie alla buona performance operativa di tutte le aree di business. In particolare, il margine operativo lordo rettificato della filiera idrocarburi è balzato del 33,5% rispetto al 1° semestre del 2016 grazie alla ripresa dello scenario petrolifero, che si è tradotta in una maggior redditività dell’attività di esplorazione e produzione di idrocarburi. In miglioramento anche l’attività di compravendita del gas che contribuisce all’Ebitda rettificato della filiera per circa i due terzi. Il margine operativo lordo rettificato della filiera energia elettrica ha registrato un progresso del 7,4% su base annua, salendo a 131 milioni dai 122 milioni del 1° semestre 2016, che includevano una posta positiva non ricorrente legata all’operazione con Sel per gli impianti sul fiume Cellina, beneficiando principalmente dei maggiori margini registrati nella generazione termoelettrica e dell’apporto di Fenice.

L’Ebit del gruppo di Foro Buonaparte è stato positivo per 19 milioni, in lieve flessione rispetto ai 21 milioni del 1° semestre del 2016. Sul risultato ha inciso pesantemente la variazione del fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi che è stata negativa per 161 milioni contro i 77 milioni rilevati nei primi sei mesi del 2016. Tale variazione è legata principalmente al realizzarsi dei derivati che per effetto delle strategie di copertura a protezione dei margini e delle significative variazioni dei prezzi delle commodity avevano determinato negli anni precedenti, a partire dal 2014, un fair value positivo che necessariamente si è riversato nei conti economici degli esercizi successivi.

Nel periodo gennaio-giugno del 2017 il risultato pre-tasse è stato negativo per 57 milioni, in aumento rispetto al rosso di 36 milioni nel 1° semestre del 2016, in conseguenza delle dinamiche sopra descritte e nonostante il miglioramento del costo del debito che l’anno scorso aveva registrato oneri non ricorrenti. Sul risultato hanno inciso anche le operazioni di cessione comunicate finora (Adriatic Lng, Itg e Istituto Europeo di Oncologia) che hanno avuto un impatto negativo di 48 milioni sul semestre in esame.

Edison ha così concluso il 1° semestre dell’anno in corso con un risultato netto negativo per 140 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita di 67 milioni rilevato nello stesso periodo del 2016.

Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 del gruppo controllato da Edf è stato pari a 780 milioni, in miglioramento rispetto a 1,06 miliardi rilevati alla fine del 2016, frutto della positiva gestione dell’attività industriale e del miglioramento del capitale circolante. Tra i debiti in scadenza nei prossimi 18 mesi, a novembre scadranno le obbligazioni emesse nel 2010 per 600 milioni di valore nominale. Il gruppo guidato da Marc Benayoun sta già considerando i termini e le modalità di rifinanziamento di questa scadenza.

Il management di Edison prevede di concludere l’esercizio 2017 con un Ebitda di circa 700 milioni, in progresso rispetto ai 653 registrati nel 2016 che a inizio maggio erano stati indicati come guidance per l’intero anno in corso.