La multinazionale dell’aerospazio e difesa ha archiviato i risultati del secondo trimestre 2017 in linea con il consensus. Il fatturato si fissa a 2.850 milioni, in calo a/a e sostanzialmente allineato alle stime del mercato. L’Ebita ammonta a 295 milioni, in calo del 4,2% a/a, ed atterrà sulle stime di mercato. La redditività è al 10,4% (-0,4% a/a, +0,1% t/cons). L’utile è pari a 116 milioni (-20,5% a/a; +1,8% t/cons).
Il gruppo ha acquisito nuovi ordini per 5.061 milioni, nettamente meno del primo semestre 2016 (12.867 milioni), che includeva l’effetto dell’acquisizione del contratto EFA Kuwait per un importo di 7,95 miliardi. Rapporto ordini/ricavi migliorato e pari a 0,95. Il portafoglio ordini è pari a 33,9 miliardi (-3% rispetto a marzo 2016), caratterizzato da una crescente solidità per effetto della rigorosa selezione dei contratti acquisiti. La copertura assicurata dal portafoglio ordini risulta pari a oltre tre anni di produzione equivalente.
L’indebitamento finanziario netto sale a 3.577 milioni, ed è superiore sia alle stime di consensus che al valore al 31 marzo 2017.
Confermata la guidance sul 2017.
Il titolo cede lo 0,7% a 15,23 euro, sottoperformando quasi di 1 per cento il Ftse Mib.
