Chiusura contrastata e poco mossa per i principali listini europei, all’indomani della riunione della Fed, con l’attenzione degli investitori dirottata principalmente verso i risultati corporate. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,3% a 21.634 punti, lievemente positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Il Cac 40 di Parigi (-0,1%) chiude sostanzialmente invariato come il Ftse 100 di Londra (-0,1%) mentre arretra il Dax di Francoforte (-0,8%), penalizzato anche dal -6,6% di Deutsche Bank dopo i conti.
Il tutto all’indomani del meeting della Federal Reserve, che ha lasciato inalterati i tassi di riferimento senza fornire ulteriori indicazioni sulle tempistiche del prossimo intervento. La maggior parte degli operatori ritiene ancora che la terza stretta monetaria dell’anno avverrà a dicembre, ma l’impressione è che non ci sia fretta, visto anche il recente rallentamento dell’inflazione. Verrà invece avviato a breve il programma di riduzione del bilancio.
Scarsi spunti dall’agenda macro odierna, con i dati preliminari di giugno sulle scorte americane all’ingrosso, risultati sopra le attese. Più ricco invece il calendario di domani, in cui spiccano la prima lettura del Pil a stelle e strisce del secondo trimestre e le statistiche preliminari di luglio sull’inflazione di Germania e Francia.
Nel frattempo, sul Forex, il dollaro recupera terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen a 111,6 e l’euro/dollaro sceso a 1,166, dopo che i toni accomodanti utilizzati ieri dalla Fed avevano spinto il cambio a 1,17.
Tra le materie prime prosegue il rally del petrolio, sostenuto dai dati sulle scorte Usa migliori delle attese. Wti e Brent sono in rialzo rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7%, in area 48,9 e 51,3 dollari al barile. L’oro, invece, torna sotto i 1.260 dollari l’oncia con il recupero della divisa americana.
In lieve calo i rendimenti obbligazionari sulla scadenza decennale. In particolare, il tasso del Btp scende di 3 bp al 2,08%, con lo spread dal Bund stabile in area 155 punti base.
A Piazza Affari l’attenzione si è focalizzata sui conti delle big cap, che premiano in particolare MONCLER (+5%), AZIMUT (+3,1%), BANCA GENERALI (+2,8%) e BANCA MEDIOLANUM (+2,6%).
I risultati non scaldano invece RECORDATI (-0,2%), BREMBO (-0,3%), FCA (-0,1%) e LEONARDO (+0,3%).
In calo dello 0,7% TERNA dopo la semestrale mentre chiudono in lieve progresso ITALGAS (+0,3%) ed ENEL (+0,7%), con quest’ultima che ha diffuso i conti a mercati chiusi.
In ordine sparso i bancari, mentre termina quasi invariata TELECOM ITALIA (-0,1%) nel giorno del cda per la semestrale che verrà presentata domani.
Deboli infine i petroliferi, con ENI a -0,3%, SAIPEM a -0,8% e TENARIS in fondo al listino a -1,3 per cento.