Nel giorno in cui è iniziata a piazza Affari la nuova stagione delle trimestrali per i gruppi italiani del comparto utility e delle rinnovabili, il relativo indice settoriale ha portato a casa un rialzo dello 0,9% rispetto alla chiusura precedente. In questo modo, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha annullato la performance negativa dello 0,9% registrata proprio nella seduta di martedì, facendo meglio del Ftse Mib (+0,6%) e dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,9%), in un contesto di lieve calo dei rendimenti sui governativi europei su tutte le scadenze.
Protagoniste indiscusse delle contrattazioni all’interno del Ftse Italia Servizi Pubblici sono state le due Big Cap A2A (+2%) ed Enel (+1,3%). Per quanto riguarda la prima, i vertici della multi-utility lombarda hanno comunicato di aver ricevuto il 25 luglio, cioè martedì, la notifica di un provvedimento di sequestro cautelare della propria partecipazione in EPCG, pari al 41,7% del capitale, disposto dalla magistratura montenegrina. Il provvedimento è stato emesso in connessione al noto procedimento relativo ai servizi infragruppo resi da A2A a EPCG tra il 2010 e il 2012 e menziona il fatto che A2A stessa sarebbe ora sottoposta a indagini. I vertici del gruppo quotato stanno analizzando il provvedimento allo scopo di impugnarlo giudizialmente.
Con riferimento ai titoli del gruppo guidato da Francesco Starace (che pubblicherà i conti del 2° trimestre 2017 oggi pomeriggio intorno alla chiusura di piazza Affari), il rialzo di ieri è stato sostenuto dall’ottimo andamento borsistico della controllata Endesa (+3,5% sul listino di Madrid) che prima dell’apertura dei mercati aveva comunicato i propri risultati relativi al periodo aprile-giugno dell’anno in corso. Numeri che, a livello di utili, sono stati inferiori a quelli dello stesso trimestre del 2016, ma che hanno battuto le attese degli analisti. Il mercato ha poi apprezzato che il management del gruppo spagnolo ha confermato la guidance per l’intero anno in corso.
Sostanzialmente invariate le quotazioni di Snam (-0,1%) che ha presentato una trimestrale con utili in crescita e sopra le attese. In particolare, il conto economico del gruppo guidato da Marco Alverà si è chiuso con profitti netti per 250 milioni, in progresso del 16,3% su base annua e superiori del 2,4% alle previsioni degli analisti. Nel 2° trimestre 2017 il colosso di San Donato ha beneficiato dell’aumento dei ricavi nel settore del trasporto, ma anche della flessione degli oneri finanziari, dell’aumento dei proventi da partecipazioni e dalla riduzione del tax rate.
Nel segmento delle Mid Cap, ancora denaro su Iren (+1,0%), mentre su Ascopiave ieri sono scattate delle prese di beneficio (+1,2%) dopo il rialzo della seduta precedente. Sostanzialmente invariate le quotazioni di Hera (+0,2%) che nei giorni precedenti aveva comunque registrato un andamento borsistico migliore a quello delle altre multi-utility quotate. Nel pomeriggio di ieri, il gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano ha reso noti i numeri dei primi sei mesi del 2017 che hanno mostrato un incremento dell’Ebitda del 7,6% su base annua grazie al maggiore contributo fornito dal business dell’energia e da quello dei rifiuti. Il conto economico di Hera si è poi chiuso con un utile netto in progresso del 16,5% a 141 milioni.
Nell’ambito delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, la migliore performance della giornata di ieri è stata portata a casa dal Gruppo Waste Italia (+1,4%) che così ha recuperato parte delle perdite maturate nella seduta precedente. Vendite su Alerion Clean Power (-2,5%), con il gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonte eolica che annuncerà la propria trimestrale nel corso della seduta odierna.