Il Ftse Mib chiude con un lieve progresso dello 0,3% beneficiando in parte anche dell’avvio positivo di Wall Street dopo che la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse, avvisando che l’inflazione di sta allontanando dal target del 2 per cento.
Il listino principale riesce a terminare sopra la parità sostenuto anche dagli acquisti sul comparto bancario, con l’indice che archivia la seduta a +0,2% a fronte del -0,1% di quello europeo. Il settore beneficia parzialmente anche della conversione in legge del decreto che ha disposto la liquidazione di Veneto Banca e Popolare Vicenza.
Nel listino principale Ubi recupera il rosso della seduta precedente chiudendo a +1,1%, portando la performance da inizio anno a +64,1 per cento.
Risale anche Bper (+1,5%) il cui cda la settimana prossima approverà i conti relativi al primo semestre.
Poco mossa Intesa Sanpaolo (+0,1%) che, con la conversione in legge del decreto sulla liquidazione delle banche venete, ha visto realizzarsi una delle condizioni poste per procedere all’acquisto di alcuni degli asset facenti capo alle due ex popolari.
Tra le Mid Cap gli acquisti premiano Credem (+1,6%) e Popolare Sondrio (+1,1%) che a breve riuniranno i propri board per i conti del primo semestre.
Tra le Small Cap parziali continuano le prese di profitto su Creval (-1,4%) dopo lo scatto di quasi il 6% di inizio settimana.