La multinazionale romana del cemento ha archiviato i conti semestrali in lieve calo a perimetro costante e con indebitamento finanziario netto in lieve diminuzione.
I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono stati pari a 631,4 milioni, in crescita del 31,3% a/a, beneficiando principalmente della variazione del perimetro di consolidamento che ha determinato un aumento dei ricavi di circa 157,5 milioni, di cui 33,9 milioni relativi a Cementir Sacci e 123,6 milioni al gruppo Compagnie des Ciments Belges.
A perimetro costante i ricavi hanno registrato una leggera flessione rispetto al primo semestre 2016, a causa dell’impatto negativo dei cambi, del calo registrato in Turchia e, in misura minore in Malesia, che non hanno compensato il positivo andamento dei ricavi in Danimarca, Norvegia, Svezia, Cina e Italia.
L’Ebitda si attesta a 85,1 milioni, in aumento del 18,2%, rispetto ai 72 milioni del medesimo periodo del 2016. Il risultato beneficia del contributo delle acquisizioni per 16,6 milioni: il margine operativo lordo del gruppo belga CCB è stato pari a 19,5 milioni mentre quello di Cementir Sacci è risultato negativo per 2,9 milioni
.A parità di perimetro, tuttavia, il margine operativo lordo registra un decremento del 4,9% a seguito del minor risultato conseguito in Turchia e, in misura minore, in Danimarca e Malesia, della svalutazione delle valute estere nei confronti dell’Euro, principalmente della Sterlina egiziana e della Lira turca, in parte controbilanciati da una crescita in Egitto, Italia, Cina e Norvegia.
Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 49,2 milioni (40,2 milioni nel primo semestre 2016), è pari a 35,8 milioni rispetto ai 31,8 milioni dell’analogo semestre 2016. A cambi costanti con l’esercizio precedente il risultato operativo sarebbe stato pari a 43,7 milioni, in aumento di 11,9 milioni rispetto al primo semestre 2016. L’incremento degli ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti è riferibile alla variazione del perimetro di consolidamento.
L’utile netto di gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 15,5 milioni (11,0 milioni nel primo semestre 2016).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 è pari a 613,2 milioni, in aumento di 50,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2016. Tale variazione è attribuibile principalmente alle dinamiche del capitale circolante netto, alle manutenzioni annuali degli impianti, effettuate solitamente nei primi mesi dell’esercizio e alla distribuzione dei dividendi per 15,9 milioni intervenuta nel mese di maggio. Si sottolinea, peraltro, come nel corso del secondo trimestre 2017 l’indebitamento finanziario netto sia migliorato di 33,2 milioni per effetto, anche, di importanti risultati raggiunti nella gestione del capitale circolante netto.