Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dello 0,3% a 21.634 punti, lievemente positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Il Cac 40 di Parigi (-0,1%) ha chiuso sostanzialmente invariato e in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre in calo il Dax di Francoforte (-0,8%), penalizzato anche dal -6,6% di Deutsche Bank dopo i conti.
In frazionale rialzo il Ftse Italia Media (+0,2%), contro l’Euro Stoxx TMI Media in progresso dello 0,8 per cento.
Seduta positiva per la Big Cap del comparto Mediaset, che ha segnato un rialzo dello 0,9 per cento.
Segno positivo anche per le Mid Cap, con Cairo Communication e Rcs che hanno segnato un rialzo rispettivamente dello 0,7% e dello 0,6 per cento.
Tra le Small Cap in evidenza Monrif (+1,5%), che ha comunicato i risultati del primo semestre dell’esercizio in corso con ricavi consolidati per 78,6 milioni, in calo rispetto agli 83,7 milioni dell’analogo periodo del 2016. In discesa anche l’Ebitda e l’Ebit rispettivamente a 5,8 milioni (6,7 milioni a fine giugno 2016) e a 1,4 milioni (2,3 milioni a fine giugno 2016), mentre la perdita finale sale da 0,7 milioni a 1,4 milioni, inclusiva del risultato negativo delle attività destinate alla vendita pari a 1,8 milioni. I risultati gestionali sono stati condizionati dall’ulteriore flessione dell’editoria tradizionale e della relativa raccolta pubblicitaria. Si ricorda che dal 1° marzo 2017 la raccolta pubblicitaria è rientrata all’interno del perimetro del Gruppo dopo essere stata affidata alla RCS MediaGroup per circa 4 anni, ed i primi due mesi dell’esercizio hanno registrato risultati particolarmente deludenti (-24%). Il gruppo si è così attivato nel promuovere l’offerta capillare e fortemente integrata in termini di comunicazione nazionale, locale e online, un’attività che già a partire dal mese di giugno ha consentito un incremento del 13% nella raccolta nazionale.
Seduta positiva anche per Poligrafici Editoriale (+2,7%), in scia alla comunicazione dei risultati dei primi sei mesi del 2017. Si segnala che QN Quotidiano Nazionale, fascicolo sinergico de il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, si è conferma primo quotidiano italiano per copie medie giornaliere vendute in edicola. I ricavi netti consolidati sono scesi a 68,8 milioni rispetto ai 75,4 milioni dei primi sei mesi del 2016: nel dettaglio, i ricavi editoriali consolidati hanno registrato una flessione del 6,7% e quelli pubblicitari del 4,7%. L’Ebitda si è fissato a 3,5 milioni rispetto ai 5,5 milioni dei primi sei mesi del 2016 (4,8 milioni a valori riesposti), mentre il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo è stato negativo per 2,1 milioni, di cui -0,3 milioni riconducibili alle attività di funzionamento e -1,8 milioni a quelle destinate alla vendita.
Debole Mondadori, in lieve calo dello 0,2 per cento. La casa editrice ha chiuso il primo semestre 2017 con una lieve diminuzione dei ricavi su base annua (-1,7% a 553 milioni), un Ebitda adjusted, che non comprende partite non ricorrenti positive, in calo del 19% a 21,6 milioni, ma un risultato finale tornato in utile per 4,4 milioni (perdita per 3,8 milioni a fine giugno 2016), beneficiando di partite non ricorrenti nette positive per 5,6 milioni (negative per 4,2 milioni a fine giugno 2016). Migliorato l’indebitamento finanziario netto a 284,4 milioni, rispetto ai 374,8 milioni del 30 giugno 2016, ma aumentato dai 263,6 milioni di fine 2016. Confermati i target economici per l’intero 2017, mentre è stimato in ulteriore miglioramento l’indebitamento finanziari netto, con un rapporto Pfn/Ebitda adjusted inferiore a 2x, dal precedente 2,2-2x.