Nel primo semestre 2017 Banca Sistema ha riportato un margine di intermediazione di 35,2 milioni, in calo del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. L’andamento ha risentito soprattutto della riduzione del margine interesse (-13,8%) a 29,9 milioni. Per contro sono cresciute del 4,5% le commissioni nette a 4,6 milioni. Una dinamica che, in aggiunta a maggiori costi operativi, ha impattato sul risultato netto di gestione a 14,6 milioni (-24,9%) e conseguentemente sull’utile netto, diminuito del 36,2% a 10 milioni.
Banca Sistema ha chiuso il primo semestre 2017 con un margine di intermediazione in calo su base annua del 12,3% a 35,2 milioni. Particolarmente penalizzante il margine di interesse sceso a 29,9 milioni (-13,8%) che ha scontato la contabilizzazione di interessi di mora per 5 milioni di competenza di esercizi precedenti, e la diminuzione dei margini di mercato nel portafoglio factoring. Fattori compensati solo in parte dal maggior margine generato dai pacchetti di cessione del quinto dello stipendio e quinto della pensione.
In contrazione anche i profitti da trading, dimezzati a 0,4 milioni. Diversamente, aumentano le commissioni nette del 4,5% a 4,6 milioni, grazie ai maggiori volumi di factoring.
Il risultato netto di gestione si è poi fissato a 14,6 milioni (-24,9%) appesantito anche dall’aumento dei costi operativi (+9,4% a 19,1 milioni), soprattutto quelli del personale (+18,9% a 8,9 milioni), per l’aumento del numero dei dipendenti, l’innalzamento delle retribuzioni corrisposte e dalla sottoscrizione di un nuovo patto di non concorrenza.
Diversamente, diminuiscono le rettifiche su crediti a 1,4 milioni rispetto ai 3,1 milioni del primo semestre 2016.
Dopo poste straordinarie pressoché nulle (proventi per 2,2 milioni nel 2016) e imposte sul reddito per 4,6 milioni, con un tax rate in aumento al 31,7%, l’utile netto si esprime in 10 milioni, in calo del 36,2% rispetto al pari periodo del 2016.
In termini patrimoniali crescono sia gli impieghi (+2%) a 1.987,3 milioni, spinti dai crediti verso clienti (+11,5%) a 1.503,2 milioni, che la raccolta (+2,4%) a 1.853,9 milioni.
Si rafforza anche il patrimonio netto attestandosi a 117,8 milioni (+3,1%).
Il Cet1 ratio rimane invariato rispetto a marzo 2017 al 12,6%, a fine 2016 era invece pari al 13,3 per cento.